La genealogia delle trasformazioni delle modalità di esercizio dell'attività di progettazione va rintracciata su più piani.

Ad un primo livello si collocano i processi di industrializzazione della produzione edilizia che, in quanto accompagnati dal diffondersi di nuove tecnologie informative e di assistenza alla progettazione, impongono una revisione dei dispositivi che intervengono nelle fasi decisionali del processo edilizio. Ciò configura uno scenario di riferimento dell'attività progettuale rispetto al quale la tradizionale cultura di tipo libero professionale, sottostante l'esercizio del mestiere, appare storicamente datata. Ad essa è destinata ad avvicendarsi una nuova cultura del progetto, capace di misurarsi con l'insorgere di situazioni di complessità ambientale. a governare le quali la progettazione richiede di essere elevata al rango di attività strategica e sistemica, strutturante un campo di possibili decisioni relative alle svariate fasi del processo edilizio.

Ad un secondo livello si incontrano i tentativi di mettere in atto formule complesse di organizzazione dell'attività progettuale, che enfatizzano gli aspetti gestionali e manageriali della professione. Si tratta del costituirsi di società di progettazione società di ingegneria, cooperative di progettazione che operano impiegando modelli organizzativi fortemente strutturati, tecnologie automatizzate di assistenza alla progettazione, tecniche di controllo del progetto ispirate alla filosofia del project management e sostenute da una rigida gerarchizzazione dei ruoli interni.

Ciò giustifica l'interesse ad assumere questi -luoghi. come campo pertinente di un'indagine rivolta all'individuazione dei possibili esiti del processo di trasformazione della professionalità tecnico-progettuale attualmente in atto.