Tra Occidente e Oriente.

Claudia Damari

Tra Occidente e Oriente.

De Amicis e l'arte del viaggio

Autore di diversi racconti di viaggio, che si sviluppano lungo tutta la sua vasta produzione letteraria, Edmondo De Amicis presenta tutti gli elementi di una “cultura del viaggio”, che nell’Ottocento già si annuncia come “di massa”. Questa rilettura permette di conoscere la lezione deamicisiana non solo come testimonianza storiografica, ma anche come frame concettuale di notevole rilevanza per la comprensione di diffuse fenomenologie contemporanee.

Pagine: 192

ISBN: 9788856876550

Edizione:1a edizione 2012

Codice editore: 1944.36

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Conosciuto, specialmente in passato, per il suo libro Cuore , letto da generazioni di italiani, Edmondo De Amicis è meno noto per i suoi racconti di viaggio, che si sviluppano lungo tutta la sua vasta e varia produzione letteraria.
Molti sono i motivi per rileggere questo filone delle opere deamicisiane. Ben radicati nella cultura del tempo, i suoi reportages illustrano le vocazioni dinamiche dell'autore e identificano un pubblico reale, al quale si indirizzano con atteggiamento di coinvolgimento.
L'apporto descrittivo di situazioni 'altre' sollecita una modalità comparativa nel quadro della riflessione sulla modernità; lo stile deamicisiano, infine, implica una grande attenzione alle persone, agli ambienti e alle città, non solo alle grandezze monumentali e naturalistiche. De Amicis presenta perciò tutti gli elementi di una "cultura del viaggio" che nell'Ottocento già si annuncia come "di massa"; essa sarà infatti successivamente modellata nelle diverse configurazioni del turismo ed estesa a numerose iniziative e imprese in tutti i campi, permeando una delle più consistenti dimensioni economico-sociali dei paesi "avanzati".
Questa cultura del viaggio è in realtà anche una speciale "sociologia del viaggio", denso, nella visione di De Amicis, di interazioni con l'altro e di confronti sulla diversità : vale dunque la pena di riscoprire e conoscere la sua lezione non solo come testimonianza storiografica, ma anche come frame concettuale di notevole rilevanza per la comprensione di diffuse fenomenologie contemporanee.

Claudia Damari ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia e Sociologia della Modernità presso l'Università di Pisa; collabora alle attività didattiche e scientifiche del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali ed è docente presso il Campus Universitario di Lucca. Tra i suoi volumi e saggi: La percezione della realtà in Alfred Schütz ed Erving Goffman (Plus-Pisa University Press, 2008); L'umorismo. Significati dalle penombre del paradosso (Le letture del Gufo, RC ed.,2009); Dinamiche del significato (Le Lettere, 2009); Sociologia di Edmondo De Amicis. Analisi e critica dell'Italia di fine Ottocento (Belforte, 2010); "Consunzione. Esperienza di Ussàssai", in M.A. Toscano (a cura di), Derive Territoriali. Cronache dalla montagna del disagio (Le Lettere, 2011).



Premessa
Introduzione. Cultura borghese e cultura del viaggio
Esordio. L'Italia in formazione
Mediterraneo, Spagna
Fumo di Londra
Un paese speciale, Olanda
Altri costumi, Marocco
L'oro di Costantinopoli
Esposizione parigina
Meditazioni sull'Oceano
Omnibus urbano-rurale
Congedo. Dalla Sicilia
Conclusioni. Non solo turismo
Nota bio-bibliografica

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