L'intento di questo libro è di fornire una interpretazione unitaria di alcuni temi che sono stati per anni al centro del dibattito sull'opera di Wittgenstein e che riguardano i fondamenti del linguaggio, la logica, la matematica, il metodo scientifico, la natura della filosofia. In particolare, vengono individuate sia nel Tractatus sia negli scritti del cosiddetto periodo intermedio alcune rilevanti anticipazioni di quella soluzione "costruttivistica" che Wittgenstein ha difeso, in maniera particolarmente esplicita e coerente, nelle opere della maturità. In questa prospettiva il linguaggio diventa un sistema regolativo che imprime alla realtà nel suoi vari aspetti, quelle forme alle quali si tende ad attribuire oggettività e necessità nei senso di quello che fu anche indicato come idealismo linguistico..

Tali forme non trovano una giustificazione in sede logica, fattuale, storica, ma si impongono in quanto a loro volta fondate su una ontologia formale costituita da ciò che vi è di essenziale nella regola e in ogni possibile sistema linguistico.

Alla luce di questa analisi diventerà chiara l'inadeguatezza di alcune classiche interpretazioni che sono state date dell'opera di questo autore. In primo luogo, risulterà infondata la tesi dei "due Wittgenstein" contrapposti e divisi da un periodo di transizione. In secondo luogo, diventeranno più evidenti le differenze rispetto ad alcuni indirizzi contemporanei (l'empirismo, il neopositivismo, la filosofia analitica, il pragmatismo) ai quali Wittgenstein è stato spesso accostato. Si mostreranno di conseguenza più stretti i suoi rapporti con la tradizione filosofica, e in particolare con Kant.

Guido Frongia insegna attualmente presso il Dipartimento di filosofia della Il, Università di Roma. Ha collaborato a numerose riviste e ha pubblicato, tra l'altro, il volume Guida alla letteratura su Wittgenstein (Argalia, 1981).