I Poli Universitari Penitenziari si prestano, per loro natura, ad essere un interes-sante oggetto di studio, laboratorio di relazioni, occasione di socialità creativa e, ovviamente, braccio (parzialmente) esterno di formazione accademica. Il presente contributo intende focalizzare l’attenzione sul biennio pandemico 2020-2021, dove gli studenti in condizione di doppia restrizione e i cittadini, hanno potuto partecipare a Nel frattempo…un libro, un progetto corale ideato dal Siste-ma bibliotecario di ateneo dell’Università di Firenze, che ha visto la partecipazione di esponenti del mondo della cultura, di cittadini e di persone recluse. Il progetto è stato accompagnato nella sua realizzazione da una ‘meta-riflessione’ stimolata attraverso brevi interviste sulla funzione della lettura in carcere e sull’immaginario sulla detenzione.