Sin dagli ultimi anni dell'Ottocento molti pacifisti italiani di orientamento democratico-radicale o democratico-liberale seppero scorgere nei concetti di pace, liberismo e democrazia un rapporto di stretta interdipendenza, tanto da farne i capisaldi della propria azione politica. Tra questi pacifisti, il più generoso, il più operoso e il più risoluto fu sicuramente il piemontese Edoardo Giretti, piccolo industriale serico, apprezzato scrittore di cose economiche, deputato radicale dal 1913 al 1919 ed esponente di spicco sia del movimento per la pace sia del movimento antiprotezionista, il quale dedicò gran pane della sua vita all'affermazione degli ideali pacifisti, antimilitaristi, libero-scambisti, antimonopolistici e democratici.

Anche quando nel 1915 finì con l'aderire alla causa dell'interventismo democratico, egli lo fece in sostanziale coerenza con i principi da lui sempre professati, poiché la guerra scoppiata nell'estate del 1914 doveva essere, a suo avviso, una "guerra per la pace" e, se possibile, "l'ultima delle guerre", vale a dire una guerra che, sconfiggendo l'imperialismo, il militarismo e l'autoritarismo austro-germanici, assicurasse a tutti i paesi europei la libertà, la democrazia e una pace equa e durevole.

Fondato su una documentazione ricchissima, e quasi tutta di prima mano, l'originale volume di Lucio D'Angelo costituisce il primo studio serio e approfondito sul pacifismo borghese nell'Italia liberale e va ad affiancarsi ai lavori, già abbastanza numerosi, riguardanti il pacifismo e l'antimilitarismo di matrice socialista o anarchica.

Lucio D'Angelo è docente di Storia dei movimenti e dei partiti politici presso la Facoltà di Magistero dell'Università di Perugia. Tra i suoi lavori segnaliamo i volumi Lotte popolari e Stato nell'Italia umbertina. La crisi del 1898 (Carecas, Roma, 1979), Ceti medi e ricostruzione. Il Partito democratico del lavoro. 1943/1948 (Giuffrè, Milano, 1981), Radical-socialismo e radicalismo sociale in Italia. 1892-1914 (Giuffrè, Milano, 1984) e La democrazia radicale tra la prima guerra mondiale e il fascismo (Bonacci, Roma, 1990).