Bambini che lavorano

A cura di: Giovanna Petrillo, Carmencita Serino

Bambini che lavorano

Edizione a stampa

36,50

Pagine: 232

ISBN: 9788820447755

Edizione: 1a edizione 1983

Codice editore: 1222.44

Disponibilità: Fuori catalogo

Si è a lungo ritenuto che il lavoro minorile fosse l'espressione di una struttura produttiva tecnologicamente arretrata, oppure, più semplicemente, che fosse un fenomeno determinato dalla povertà, dalla necessità di un salario integrativo o sostitutivo a quello dei genitori, o, ancora, fosse l'effetto del disinteresse e dell'abbandono a cui sono "destinati" i bambini del sottoproletariato.

Mentre le indagini di tipo socio-economico hanno già efficacemente confutato tali ipotesi, questo libro vuole dimostrarne l'erroneità dal punto di vista psicologico. Anche se il lavoro minorile resta pur sempre un fenomeno circoscritto alle classi meno agiate, la semplice equazione lavoro minorile = povertà = infanzia abbandonata deve essere superata da un modello molto più complesso e variegato, dove l'elemento fondamentale sembra essere non la mancanza ma la presenza di una specifica strategia di socializzazione di cui la scuola e i genitori si fanno portatori.

Le autrici si sono rifatte alla teoria della scuola storico-culturale sovietica e alla psicologia berlinese, che ne rappresenta lo sviluppo; le loro ipotesi, elaborate su queste basi, sono state confermate dai dati e dai risultati delle Interviste, riportati anche nel testo. Indirizzato a psicologi e sociologi, il volume risulta di notevole interesse anche per tutti coloro che operano nel settore psicosociale e nelle scuole.

Giovanna Petrillo, ricercatrice in psicologia presso ['Università di Napoli, ha insegnato psicologia sociale alla Scuola di specializzazione in psicologia della stessa città e ha partecipato all'attività di orientamento scolastico e professionale condotta presso alcune scuole napoletane, da cui è sorto, oltre al presente volume, Il lavoro diviso nella scuola (Guida, 1979).

Carmencita Serino, che attualmente lavora presso l'istituto di psicologia dell'Università di Napoli, ha insegnato psicologia generale alla Scuola di specializzazione in psicologia della stessa Facoltà. Ha svolto attività di ricerca nell'ambito di organizzazioni sociali complesse interessandosi particolarmente al tema del rapporto tra attività lavorativa e soggettività. Coautrice con G. Bellelli e G. Petrillo di "Il lavoro diviso nella scuola" (Guida, 1979), ha pubblicato numerosi articoli e saggi, in particolare in Aa. Vv., <

• G. Bollelli: Prefazione
• Il lavoro minorile come problema psicologico: aspetti teorici
* il rapporto tra attività e personalità in psicologia e il lavoro minorile;
* la socializzazione come momento interno al processo di appropriazione individuale
• La ricerca
* storia e problemi della ricerca;
* problemi di metodo;
* nuclei tematici della ricerca: struttura dell'intervista e criteri di elaborazione dei dati
• Crescere sfruttati: i bambini che lavorano tra sviluppo e alienazione
* gerarchia delle attività nel bambino che lavora;
* struttura del lavoro minorile e sviluppo psichico: lo sviluppo delle capacità e della prospettiva temporale
• Le interviste
• Appendice
• Bibliografia.


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