Edizione a stampa

26,50

Pagine: 192

ISBN: 9788820428402

Edizione: 1^a edizione 1988

Codice editore: 2000.417

Disponibilità: Fuori catalogo

Il conflitto per il controllo della scuola elementare, fra Ottocento e Novecento, è uno dei momenti che meglio consente di misurare lo spessore di un grande confronto di culture: avocare la scuola elementare allo Stato significava rimettere in gioco il controllo del sistema educativo, la definizione dei modelli culturali di una società, scegliere fra una scuola per il buon cristiano ed una scuola per il buon cittadino. Le vicende delle piccole scuole di montagna, dei maestri, degli ispettori, dei sindaci e dei curati della Valle d'Aosta permettono di guardare alla storia della scuola italiana dal punto di vista della periferia, di guardare all'impatto - in una terra di frontiera - di leggi, disposizioni e circolari di un lontano Ministero; i manualetti appositamente creati per ì bambini della scuola valdostana in reazione alla manualistica italiana corrente, consentono invece di ricostruire i processi di difesa e di formazione dell'identità culturale di un popolo, minacciata dal progetto devastante di "fare gli italiani".

Marco Cuaz (Aosta 1953), dottore di ricerca in Storia delle società europee, presso il dipartimento di storia dell'Università di Torino, si è occupato di storia della stampa e dell'organizzazione della cultura nell'Italia del Sei-Settecento e di storia dei rapporti fra centro e periferia nella formazione dello Stato moderno. Fra le principali pubblicazioni Intellettuali, potere e circolazione delle idee nell'Italia moderna (Torino, Loescher, 1982) e (a cura di) Aosta. Progetto per una storia della città (Aosta, Musumeci, 1987). Attualmente sta preparando un volume sull'immagine della rivoluzione francese in Italia.

introduzione
1. Le scuole di catechismo e l'intervento dello Stato
1. Il clero e l'istruzione elementare in Valle d'Aosta
2. I liberali e la battaglia per il rinnovamento scolastico
3. I clericali e la difesa della scuola di catechismo
2. La scuola valdostana dopo la legge Casati
1. La politica sabauda da Boncompagni a Casati
2. Le reazioni valdostane alla legge Casati
3. La legge Coppino e la reazione del clero
4. La questione della lingua: dal francese al bilinguismo
5. Scolarità e alfabetizzazione
3. L'avocazione della scuola elementare allo Stato
1. La condizione dei maestri
2. Verso l'evocazione: le prime resistenze
3. La legge Daneo-Credaro e la sua applicazione
4. Intorno alla riforma Gentile: il catechismo, le scuole di villaggio e la lingua francese
1. Scuola laica, religione e morale
2. La soppressione delle scuole di villaggio
3. La questione della lingua: dal bilinguismo all'italiano
5. La fascistizzazione della scuola e la nascita di una pedagogia alternativa
1. Dalla «scuola serena» alla scuola fascista
2. I manuali scolastici e la definizione dell'identità valdostana
Appendice
Tavola delle scuole, analfabetismo e spese per l'istruzione (1911)
Tavola delle scuole soppresse (1924)
Documenti sulla questione della lingua
1. Verbale di deliberazione della Giunta comunale di Aosta del 22 novembre 1883 riguardante la ripartizione proporzionale dell'insegnamento della lingua italiana e francese nelle scuole elementari
2. Verbale di deliberazione della Giunta comunale di Aosta convocata in seguito ad una riunione degli insegnanti che hanno espresso difficoltà nel seguire alla lettera le disposizioni della precedente delibera
3. Lettera del Sindaco di Aosta al ministro della Pubblica istruzione dell'11 dicembre 1883 circa l'insegnamento del francese e dell'italiano nelle scuole elementari di Aosta
4. Petizione dei sindaci della Valle d'Aosta del 4 ottobre 1919
5. Lettera di Anselme Réan a Benito Mussolini del 2 dicembre 1925
6. Ricorso della «Ligue valdótaine» al ministro della Pubblica istruzione, s. d. (ma 1926)
7. Memoriale della «Ligue valdótaine», s. d. (ma 1926)

Contributi:

Collana: Varie

Argomenti: Storia dell'istruzione e dell'educazione

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