Attività amministrativa e trattamento dei dati personali

Benedetto Ponti

Attività amministrativa e trattamento dei dati personali

Gli standard di legalità tra tutela e funzionalità

I dati personali costituiscono una materia prima tradizionale e necessaria per l’esercizio delle funzioni pubbliche. Le capacità di conservazione, gestione ed elaborazione dei dati, connesse all’incessante sviluppo delle tecnologie dell’informazione, pongono questioni centrali, all’incrocio tra l’opportunità di mettere tali potenzialità al servizio di interessi generali e l’esigenza di assicurare ai consociati la tutela dei diritti fondamentali dai rischi cui sono esposti, proprio in ragione della disponibilità e dell’uso di queste tecnologie.

Pagine: 222

ISBN: 9788835153962

Edizione:1a edizione 2023

Codice editore: 10315.6

Informazioni sugli open access

I dati personali costituiscono una materia prima tradizionale e necessaria per l'esercizio delle funzioni pubbliche. Le capacità di conservazione, gestione ed elaborazione dei dati, connesse all'incessante sviluppo delle tecnologie dell'informazione, pongono questioni centrali, all'incrocio tra l'opportunità di mettere tali potenzialità al servizio di interessi generali (a cominciare da un più efficiente ed efficace esercizio dell'attività amministrativa) e l'esigenza di assicurare ai consociati la tutela dei diritti fondamentali dai rischi cui sono esposti, proprio in ragione della disponibilità e dell'uso di queste tecnologie. Il saggio propone una chiave di lettura che muove dal margine di manovra che il GDPR accorda agli Stati membri nel declinare la disciplina del trattamento dei dati personali finalizzato all'esecuzione di compiti di interesse pubblico. L'indagine mette a tema il duplice standard legale che ne risulta, ne inquadra le possibili opzioni (in un ventaglio di possibilità comprese tra la necessary clause posta dal regolamento europeo e la strict legality rule) e ne registra gli effetti, anche attraverso l'analisi approfondita di alcuni casi di studio, caratterizzati dall'impiego di innovativi sistemi di trattamento dei dati personali a supporto dell'attività amministrativa. Il saggio offre così una lettura articolata degli impatti conseguenti allo standard di legalità concretamente applicato dal legislatore nazionale, anche per effetto delle più recenti oscillazioni del quadro positivo, e perviene ad alcune conclusioni non scontate in ordine al rapporto tra fonti di regolazione, tutela dei dati e promozione dell'autonomia di iniziativa e dell'innovazione delle amministrazioni pubbliche, anche alla luce di una rilettura del canone della legalità.

Benedetto Ponti
è professore associato di Diritto amministrativo nel Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli studi di Perugia, dove insegna Diritto amministrativo e Diritto dei media digitali. Nel medesimo Ateneo è Direttore del Master universitario di secondo livello per "Esperti in progettazione e gestione dell'anticorruzione e della trasparenza-EXPACT". Docente di Diritto dell'informazione presso la Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia, è stato consulente dell'Autorità nazionale anticorruzione in materia di trasparenza amministrativa e nella formulazione di indicatori per la misurazione del rischio di corruzione a livello territoriale. I suoi interessi di ricerca riguardano, in particolare, il regime dei dati pubblici, l'organizzazione e l'imparzialità dell'amministrazione, gli istituti di prevenzione della corruzione, la trasparenza amministrativa e il diritto dei media digitali.

Introduzione
Dalla General Data Protection Regulation alle legislazioni nazionali: principi, vincoli e spazi di manovra
(Il quadro dell'UE sulla protezione dei dati; Il principio di limitazione delle finalità; I diritti di trasparenza dei destinatari dei trattamenti; Il cd. "margine di manovra"; Il GDPR come disciplina uniforme e gli spazi accordati alla differenziazione nazionale)
Il trattamento finalizzato all'esercizio di compiti di interesse pubblico e la clausola di necessarietà: quale standard legale?
(Il trattamento dei dati personali per compiti di interesse pubblico nel regime della direttiva. La clausola di necessità come vincolo al legislatore statale e come parametro di interpretazione; Il trattamento dei dati personali per compiti di interesse pubblico nel regime del regolamento)
Il dual legality standard e la sua concreta declinazione
(Perché mettere a tema uno standard legale duale?; I caratteri dello standard uniforme/residuale: la necessary clause; Il margine di manovra disponibile degli Stati membri e l'integrazione di standard legali ulteriori; Tipologie e approcci del dual legality standard)
Il dual legality standard nell'ordinamento nazionale italiano: l'esplorazione del margine di manovra
(Prima del GDPR: il trattamento dei dati personali per l'esercizio di funzioni pubbliche nella disciplina di recepimento della direttiva; Dopo il GDPR: la sperimentazione del margine di manovra nella direzione della stretta legalità; L'inversione di rotta: la disciplina nazionale adotta la necessary clause)
Tre casi di studio
(Sperimentare soluzioni conoscitive strumentali all'esercizio; delle funzioni di prevenzione della corruzione amministrativa (primo caso di studio); Il contrasto dell'evasione fiscale e gli strumenti di elaborazione dei profili di rischio da parte dell'Agenzia delle Entrate (secondo caso di studio); Gestione delle visite medico-fiscali e trattamento dei dati personali: il caso del modello predittivo SAVIO di INPS (terzo caso di studio))
Trattamento dei dati personali e standard di legalità: due modelli a confronto
(L'impatto dello standard legale: ruoli ed attori in gioco; Le dinamiche degli standard legali di trattamento dei dati; L'impatto sul principio di legalità; Standard legali e conformità ai principi del regolamento; Quale legalità per il trattamento dei dati personali)
Riferimenti bibliografici.

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