Disidentità

Giampaolo Lai

Disidentità

Edizione a stampa

29,50

Pagine: 208

ISBN: 9788846416650

Edizione: 1a edizione 1999

Codice editore: 1422.5

Disponibilità: Discreta

Cosa accade nelle conversazioni analitiche? L'abitudine a mantenere la psicoanalisi nella segretezza dell'indicibile e a considerarla come un processo unitario e globale, da valutare solo in tempi lunghi o illimitati, ha sempre reso difficile rispondere a questo interrogativo.

Nel volume - giunto ora alla terza edizione - l'autore invece ha raccolto una scelta di materiali "mimetici" tratti dalle conversazioni con i suoi pazienti. Scopo della trattazione è quello di sradicare il pregiudizio dell'identità, mostrandone al tempo stesso l'inconsistenza logica e le dannose conseguenze pratiche, e definire il fenomeno-disidentità.

Il pregiudizio dell'identità affonda le sue radici in tempi antichi e ha sempre avuto implicazioni nelle varie discipline, dalla filosofia alla letteratura, dalla sociologia alla psichiatria: la salute psichica consisterebbe nella conservazione della proprie identità e la follia sarebbe un incidente di percorso dell'identità stessa.

Dalle conversazioni dell'autore nel corso degli anni emerge sempre più chiaramente e inequivocabilmente invece una diversa realtà: nel corso della terapia un paziente non rimane identico a sé stesso, come una persona unica e medesima, ma da un incontro all'altro salta da una persona all'altra differente. Le esperienze sono stratificate, eterogenee: ciascuno di noi, nei diversi orizzonti spazio-temporali, si sdoppia, anzi si moltiplica e si trasforma incessantemente in una serie continua di scambi, intersezioni, aggregazioni, di nuove "identità".

Ecco allora farsi avanti prepotentemente il concetto di disidentità per rendere conto di fenomeni che coinvolgono ognuno di noi: la compresenza, sotto lo stesso nome, di due o più persone, incommensurabili l'una rispetto all'altra, ciascuna a sé stante - appunto disidentiche - con effetti diversi sulle persona che ci circondano.

Da più parti giungono costanti esortazioni, imperativi, a non uscire da canoni e coerenze prestabilite, a restare fedeli alla propria identità; e se invece, ormai alle soglie del terzo millennio, per vivere meglio fosse necessario buttare via questa camicia di forza dell'identità unica ed esclusiva? Gli esempi non mancano.

Giampaolo Lai , medico e psicanalista, vive ed esercita a Milano. Tra le sue recenti pubblicazioni ricordiamo: La conversazione felice (Il Saggiatore, 1985), Conversazionalismo (Bollati Boringhieri, 1993), La conversazione immateriale (Bollati Boringhieri, 1995).



Parte I. La disunità della scienza
Tempo 1. Conversazioni intorno al corpo
(La teoria dell'identità tra mente e corpo. Le cefalee di Teresa; La causa, l'origine, il principio del mal di testa; Il medico delle chiacchiere e il medico delle medicine; La teoria della corrispondenza tra mente e corpo; Il dolore e i movimenti. I bruciori allo stomaco di Elisa; Fatti corporei generati da eventi mentali, ma anche da fatti corporei. Ed eventi mentali generati da eventi mentali. Il caldo di Andreina)
Tempo 2. Possibili ponti fra universi adiacenti
(Migrazioni sessuali; Le tracce di un profumo)
Tempo 3. Il fascino dell'uno e la tolleranza dei molti
(Il corpo retorico; I capelli di Margherita; Il corpo irrequieto di Matilde)
Parte II. Le tecniche
Tempo 1. Le azioni molteplici ed eterogenee del terapeuta
(Se conviene usare una qualche definizione di tecnica; L'unica cosa calda è la sua voce, che tace; Il nido; Le due stanze)
Tempo 2. Il fine delle procedure conversazionali del terapeuta
(Scene di solitudine; Amanti alla finestra; Mi racconti una favola; Un'intrusione nell'universo degli eventi mentali del terapeuta; La conversazione felice; La formula della felicità)
Tempo 3. E se la stella polare fosse appesa alla prua del marinaio?
(Ha visto la nuova Alfa 164?)
Parte III. I risultati
Tempo 1. I tempi dei risultati
(Complicare le cose apparentemente semplici; Le metamorfosi di Stefania; I risultati nei tempi brevi e nei tempi lunghi. Gli stati successivi di Andreina; Variabili extra-territoriali nel calcolo dei risultati; Non sempre le storie raccontate nell'universo degli eventi retorici corrispondono agli eventi dell'universo fisico o dell'universo mentale di cui parlano; Il patire coestensivo delle sue descrizioni, e le descrizioni sganciate dal patire di cui parlano)
Tempo 2. I resoconti dei risultati
(Se è possibile render conto di ciò che è accaduto in una conversazione terapeutica; La Rossina e il feliciologo; I molteplici criteri dei resoconti; La resurrezione di Lazzaro)
Tempo 3. Risultati illegali
(L'ho guarita troppo; Risultati di una conversazione e risultati di una cura; I movimenti delle vertigini e i movimenti del corpo; Concentrazione mentale e legame spaziale)
Parte IV. Le disidentità
Tempo 1. L'identità obbligatoria
(L'ancoraggio all'universo attuale; La riduzione degli universi possibili all'universo attuale; Le richieste di Malvina. Far l'analisi per...; Riduzionismo e pluralismo; Unità nel soggetto e pluralità dei predicati versus unità nel predicato e pluralità del soggetto; La costanza nel tempo per gli altri della propria immagine)
Tempo 2. Le possibili disidentità
(Non son come tu mi vuoi; E invece sì, son come tu mi vuoi; Variabilità e costanza delle identità transuniversali; Ciascuna parte è il tutto; Il possibile diventa necessario)
Tempo 3. Salti transuniversali
(Inclusioni di universi; Fissione spaziale; Fissione temporale)

Contributi:

Collana: Gli sguardi

Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l'intervento clinico - Psicoanalisi e psicologia dinamica

Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti

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