Forme, parole e norme.

Maria Catricalà

Forme, parole e norme.

Lineamenti sociolinguistici dell'italiano contemporaneo

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 208

ISBN: 9788846457653

Edizione: 1a edizione 2004

Codice editore: 291.35

Disponibilità: Esaurito

Dal telefonoscopiocinematografo all' oled e al carciotopo , dai brigidini ai kitkat , dall' Omnia al Postalmarket , dalle vocine del magico mondo di Pinocchio agli ideofoni dei fumetti, dal trasformismo all' inciucio ...: i cambiamenti insorti nella lingua italiana durante il '900 sono stati così numerosi e hanno seguito direzioni talmente diverse da rendere difficoltoso tratteggiare in un unico quadro ciò che è accaduto e che continua tutt'oggi a modificare le maniere di parlare e ascoltare, di scrivere e leggere, di trasmettere messaggi e di riceverli tramite il supporto di una macchina.

D'altra parte, proprio per il gran numero di modelli elaborati da ogni singolo approccio e per la rilevante quantità dei dati raccolti, molti fra i linguisti e gli addetti che si occupano di comunicazione ritengono sia oggi più legittimo definire le forze in gioco nelle grandi e nelle piccole metamorfosi del nostro codice. In tanti, quindi, concordano sulla possibilità che tra le tendenze centripete alla base del processo di italianizzazione del nostro paese e le varie spinte centrifughe, compresenti nell'attuale sistema, locale, globale ed innovativo, si possano cogliere le linee prevalenti di una dinamica complessiva.

Quella proposta qui da Maria Catricalà si configura tra vari tipi di norme, da quella sistemica a quella statistica, da quella sociolinguisticamente marcata a quella testuale, e si manifesta come fenomenologia del fare e del conoscere linguistico, della diacronia e dell'attuarsi di una serie di potenzialità. È nella loro selezione e nei loro processi di pertinentizzazione che si misura, secondo l'autrice, la capacità creativa e ideativa della società intera e al contempo la sua stessa identità storica e culturale, come risultante di una serie di significati e valori coniugati secondo gli inevitabili limiti del qui ed ora d'ogni sapere.

Maria Catricalà è professore associato di Linguistica generale presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". È autrice di quattro volumi, ( Le grammatiche scolastiche postunitarie Firenze, Accademia della Crusca, 1991; L'italiano tra grammaticalità e testualizzazione Firenze, Accademia della Crusca, 1995; Studi per una grammatica dell'invenzione , Firenze, Manent, 1996; Le parole introvabili , Firenze, Aida, 2000) ed ha curato diversi studi sulla didattica dell'italiano L2.


Parte I. L'italiano tra leggi sistemiche e norme testuali
Dinamiche del sistema linguistico italiano
(Metodi e livelli di analisi: la definizione di sistema; Analisi degli elementi: i fenomeni, i morfemi, le frasi; Alcune caratteristiche tipologiche; La classificazione dell'italiano; Riflessioni sull'aspetto applicativo)
Il "sistema normativo"
(La norma formale; La norma statistica; La norma sociale; La norma prescrittiva; La regola diatestuale)
Il fare e il conoscere linguistico e sociolinguistico
(Il sapere linguistico; Il sapere sociolinguistico; Mille e un modo del "pensare" linguistico italiano del Novecento)
Parte II. La norma nel tempo: tre storie del processo di italianizzazione
Le grammatiche postunitarie
(L'aumento della produzione; Gli autori e le loro finalità; Gli editori; I destinatari; Le grammatiche più diffuse; Tante novità fra titoli, formati e altro)
La grammatica dell'invenzione: dal brevetto al catalogo
(Chi cominciò, dove e quando; Come funzionava brevettato delle origini; A cosa serviva; Come e dove circolava; I cataloghi: una vetrina in miniatura dove tutto è possibile; C'era una volta "Omnia"; La grammatica del discorso catalogico; Corrispondenze e vendita per corrispondenza)
Parte III. Studi di semiologia italiana: la norma attualizzata oggi
Tra i gustemi e i lessemi: la lingua della cucina
(Il pane raffermo; Pani e classificazioni sensoriali; Pane, vino e sesto senso; E il nuovo avanza ancora?)
Dalla parola bisbigliata a quella urlata: il fumetto, i giovani e le canzoni
(Il silenzio che non c'è; Polifonie e vocalità; Il fragore del bagliore e il colore del clamore; Adolescenti si diventa anche a parole; Gli incantautori)
La stampa socialista delle origini, la telepolitica e ritorno
(Soldati, medici e cuochi; Gli spazi della politica; Lo stress dei messaggi; Di Prodi e Berlusconi; Quando non c'era la TV)
Una conclusione

Collana: Critica letteraria e linguistica

Argomenti: Letteratura

Livello: Studi, ricerche

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