André Green considerava Il lavoro del negativo, che pubblicò in Francia nel 1993, come una delle sue elaborazioni più significative, nella misura in cui cercava di fornire le basi concettuali che consentono di comprendere e di pensare i cambiamenti della pratica psicoanalitica attuale.
La clinica del negativo si colloca in effetti al cuore del disagio contemporaneo, rappresentato da sofferenze psichiche al di là della nevrosi, come gli stati limite che, dopo un quarto di secolo, non smettono di influenzare e di obbligare ad un cambiamento del modo di lavorare degli analisti.
Così, in continuità con il testo del 1993, questo volume, organizzato e presentato da Fernando Urribarri e con la traduzione e cura per la versione italiana di Andrea Baldassarro, raccoglie gli scritti che affrontano i territori più importanti della nostra pratica attuale: il narcisismo di vita e di morte, i disturbi psicosomatici, la depressione.
Utilizzando i principali concetti greeniani (pulsioni distruttive, funzione disoggettualizzante, narcisismo di morte...), ci mostra un pensiero clinico capace di rilanciare le sfide del lavoro analitico ai limiti dell'analizzabile.

André Green (Il Cairo, 1927 - Parigi, 2012), psichiatra e psicoanalista francese, è stata una delle figure più significative del movimento psicoanalitico internazionale. Autore di opere importanti, come Psicoanalisi degli stati limite. La follia privata; Narcisismo di vita, narcisismo di morte; Il lavoro del negativo e La clinica psicoanalitica contemporanea, ci consegna un'opera che fa ormai parte dei classici della letteratura psicoanalitica.