La creazione di occupazione tra grande impresa e sviluppo locale

E' stata prevalentemente la grande impresa ad attivare, a partire dagli anni '70, politiche di creazione di occupazione a livello locale nell'ambito dei processi di ristrutturazione e/o riconversione e di disinvestimento produttivo. E questo si è verificato sia negli Usa che nel contesto europeo, inclusa l'Italia.

Quali, in sintesi, gli insegnamenti dalla molteplicità dei modelli di intervento realizzati?

Non esiste una sola « via » per la gestione delle risorse umane eccedenti. iniziative efficienti ed efficaci presuppongono che obiettivi, strategie, politiche, strutture e leve di intervento siano congruente con le caratteristiche socioeconomiche dell'area di riferimento. La grande impresa, nelle aree meno sviluppate e dove ha consistenti problemi di esuberi, deve individuare modalità di interazione con i soggetti locali.

E' anche in considerazione di questi risultati, conseguiti con una attività di ricerca articolata a livello nazionale e internazionale, che I'Isvet, in collaborazione con I'Oecd e con The Economist lntelligence Unit ha realizzato un case study particolarmente approfondito sull'esperienza della Gran Bretagna.

Il quadro generale degli interventi pubblici e dei programmi che a livello locale sono stati attivati per fronteggiare la disoccupazione, l'analisi di strutture originali quali le Local Enterprise Agencies, i programmi di grandi imprese private consentono una caratterizzazione dell'esperienza inglese, soprattutto negli aspetti di articolazione ed integrazione, quale necessario sfondo in cui collocare quanto viene realizzato in singole aree del paese. E' in particolare nella Contea di Cleveland che I'Isvet ha cercato di verificare come i diversi modelli si realizzano e diventano operativi a livello locale e i risultati ottenibili. L'analisi delle strategie, motivazioni, interventi e forme di collaborazione/coordinamento consente di distinguere in diversi fasi e livelli il processo di strutturazione ambientale, a cui corrisponde un diverso agire dei soggetti. Un nuovo e diversificato tessuto produttivo presuppone un ambiente non più caratterizzato da un rapporto di dominanza di un soggetto rispetto agli altri, ma da una serie dì rapporti più articolati di contrattazione, di collaborazione-cooperazione, di interazione.