La forza delle reti di relazioni informali nelle organizzazioni

Quante volte abbiamo disegnato e ridisegnato l'organizzazione senza che in pratica cambiasse molto? Quante volte abbiamo disegnato flowchart, procedure, manuali, check list, per poi arrivare alla conclusione che il "lavoro vero" è diverso, o è da qualche altra parte? Quante volte siamo rimasti delusi per il fallimento dei nostri progetti di gestione del cambiamento?
Se questa esperienza è così comune, la colpa non può essere solo del fatto che il gruppo responsabile di disegnare il nuovo processo non avesse tutte le competenze necessarie, o che il "programma di gestione del cambiamento" di turno fosse sbagliato.
Il problema risiede invece, almeno in parte, nella troppa enfasi posta sull'organizzazione formale. Il manager ha bisogno di sicurezza, e deve giustificarsi attraverso la propria capacità di controllo: cosa di meglio di un organigramma o di un flow chart che dice esattamente come le cose vanno e, soprattutto, come dovrebbero andare?
La tesi centrale sostenuta in questo libro è che bisogna cambiare approccio: l'organizzazione formale ha mostrato di avere degli evidenti limiti intrinseci, e bisogna dunque rivolgere l'attenzione anche a quella informale, non intesa come un fastidioso disturbo, ma come il modo in cui il lavoro viene "veramente" svolto. Non solo. L'organizzazione informale, intesa come la rete di relazioni tra gli attori dell'organizzazione, ha un impatto significativo sulle prestazioni aziendali. Per questa ragione è necessario definire un metodo specifico per la sua diagnosi e mappatura.
Questo strumento è l'Organizational Network Analysis. Il libro ne descrive i suoi aspetti concettuali e metodologici, non tralasciando alcuni casi aziendali e di applicazione.
Il libro è stato scritto e pensato principalmente per i manager, e in particolare per i Direttori Generali (interessati a "vedere" la propria organizzazione informale), per i Direttori Organizzazione e Personale (è uno strumento di gestione dell'organizzazione e del personale), e per i Direttori della Ricerca (si applica molto bene in contesti destrutturati e di ricerca).

Giancarlo Oriani svolge da vent'anni attività di consulenza presso aziende di medie e di grandi dimensioni, sui temi della riprogettazione dei processi, orientata a realizzare un'organizzazione piatta e snella in grado di migliorare le prestazioni di qualità, efficienza e tempi; dello sviluppo prodotto e dell'analisi e diagnosi dell'organizzazione informale, attraverso la metodologia innovativa chiamata Organizational Network Analysis. Ha pubblicato Reengineering. Come riprogettare i processi aziendali (Guerini e Associati, Milano, 1995). È attualmente direttore della rivista Quaderni di Management, da lui fondata nel 2003.