La cultura teatrale si confronta realmente con l'economia e con il mondo che cambia? Lo spettacolo dal vivo è conscio di essere un settore aziendale che produce beni e servizi e che soggiace ad un mercato? Organizzazione ed economia dello spettacolo è accettata come disciplina che forma i manager dello spettacolo?
I teatri, classicamente sospesi tra tradizione e modernità, vengono oggi investiti da una crisi globalizzata che si scoprono impreparati ad affrontare. Ma se è vero che ogni crisi si porta dietro un'opportunità, ecco che oggi lo spettacolo ha l'occasione di lasciare vecchie posizioni e farsi finalmente riconoscere come azienda, come industria culturale che crea prodotti fondamentali per la comunità.
L'autore, ripercorrendo le ragioni storiche dell'organizzazione dello spettacolo in Italia, ne fotografa lo status attuale e delinea, adattandoli, gli strumenti "aziendali" per formare i manager adatti per preservare e valorizzare lo spettacolo dal vivo. Tra questi viene inclusa per la prima volta la Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI), la dimensione etica dello spettacolo, intesa come "investimento nel capitale umano, nell'ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate", in una visione parallela a quanto oggi il mercato richiede alle aziende e ai nuovi ambiti in cui si gioca la competizione. Una reale opportunità per lo spettacolo: per favorire altre visioni di sviluppo e di governance integrate per il territorio; per far valere nuove istanze creative, che mettano al centro, e come fine, la qualità della vita delle persone.

Alessandro Acquarone, laureato in Organizzazione ed economia dello spettacolo con Lamberto Trezzani al Dams di Bologna, Dottore di Ricerca nella materia, insegna "Tecnica ed Organizzazione dello Spettacolo" all'Università di Udine. Opera nel campo del management, comunicazione e marketing dello spettacolo contribuendo alla produzione di decine tra festival e stagioni, all'interno dei più svariati settori dello spettacolo dal vivo di alto livello. Dal 2001 dirige la comunicazione del Teatro dell'Opera Giocosa-Teatro di Tradizione di Savona; dal 2006 è il direttore organizzativo del Festival Internazionale "Danza alla Fortezza del Priamàr", da lui ideato. È già autore di L'organizzazione della musica classica a Torino negli anni '90.