Non mancano, in Italia, gli organismi autorizzati a prendere provvedimenti e ad esercitare funzioni di controllo e di guida in materia di tariffe: il Comitato interministeriale prezzi Cip, i comitati provinciali prezzi Cpp, la Commissione centrale prezzi Cep, il Comitato interministeriale per la programmazione economica Cipel, il governo e il parlamento hanno tutti, direttamente o indirettamente, competenze in questo delicato settore. Ma, nonostante questo, o forse proprio a causa di un'eccessiva frammentazione delle competenze fra tanti istituti e organi diversi, la politica tariffaria nel nostro paese è stata sempre poco omogenea, dispersa in iniziative e provvedimenti specifici e talora incoerenti, mai sorretta da un solido quadro di riferimento generale. Una politica decisamente inadeguata, soprattutto in un'epoca di forti spinte inflazionistiche come l'attuale, dove il possesso di efficaci e tempestivi strumenti d'intervento sui prezzi in generale e sulle tariffe dei servizi pubblici in particolare diviene indispensabile per non veder vanificate le scelte di fondo della politica economica . di questa situazione ha indotto il Ciriec, La gravità

che già negli ultimi anni aveva dedicato al problema delle tariffe una serie di interessanti iniziative, a fornire, con il circostanziato rapporto che qui si presenta, un quadro ragionato delle alternative e dei criteri che dovrebbero essere posti alla base di una corretta politica tariffaria. L'intento non è dunque tanto quello di offrire una dettagliata analisi settoriale, quanto piuttosto quello di tracciare una chiara cornice d'insieme cui ancorare le scelte e le riforme future.