Il metodo scientifico, secondo l'insegnamento galileiano, si propone di produrre quella particolare conoscenza della realtà che si presenta finita, oggettiva, riproducibile, sperimentabile. La conquista della conoscenza scientifica della natura è il vertice più significativo del cammino culturale, che accompagna lo sviluppo umano. Il momento della scoperta non rappresenta solo la vittoria del singolo individuo, ma anche e soprattutto il coronamento di un impegno collettivo e solidale.

L'irresistibile sensazione di gioia, dunque, che accompagna la scoperta, si fonde con una sensazione di fratellanza, che unisce tutti coloro che hanno camminato sul medesimo sentiero della conoscenza. Il traguardo raggiunto è il frutto del lavoro comune: è questo lo stato d'animo interiore che spinge gli uomini a propagandare le nuove verità, a perpetuare l'eterna sfida verso l'ignoto e a salire senza sosta i gradini di una scala senza fine. Comunicare a coloro che sono ancora ignari la tanto sudata conquista è un servizio ed una speranza di crescita irresistibile, ma è anche una testimonianza, la testimonianza maggiormente credibile, della fratellanza fra gli uomini.

La suggestione prodotta da queste riflessioni ha sollecitato il Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani a promuovere il convegno "Scienza, etica, comunicazione", che si è svolto a Milano presso la Società Umanitaria con la partecipazione di numerosi studiosi di discipline diverse e di differenti tendenze ideologiche; ora, in questo volume, sono stati raccolti ed organizzati in modo sistematico gli interventi più significativi di quel convegno, al fine di consentire una più ampia diffusione del dibattito che si è svolto in tale sede e di conservarne più agevolmente la memoria per il bene dell'Umanità ed alla gloria del Grande Architetto dell'Universo.