I coma reversibili a seguito di trauma cranio-encefalico lasciano strascichi più o meno gravi cui i diversi tipi di riabilitazione hanno da tempo soccorso per un recupero funzionale capace di ridare al soggetto quanto sembrava fosse sparito: l'attenzione, la memoria, la capacità di programmare azioni, di risolvere problemi, ecc.
Il punto di vista assunto è quello della pedagogia speciale che in sinergia interdisciplinare con le tecniche di riabilitazione e le conoscenze psicologiche e neurologiche offre una strumentazione pratico-teorica, affatto nuova, al pieno recupero funzionale di questi soggetti.
L'attenzione olistica alla persona e non alla sola funzione carente, il coinvolgimento dell'intero ambiente famigliare al lavoro di rinascita del post-comatoso, l'accompagnamento al rientro in famiglia, quello che riporta il soggetto sui banchi di scuola o nel mondo del proprio lavoro, la ripresa dei contatti sociali, affettivi, l'aiuto alla ridefinizione della nuova personalità, sono tutti aspetti presi in considerazione e affrontati con ottica che richiede azioni mirate assolutamente individualizzate e personalizzate.
Accanto alla presentazione dei criteri teorici e metodologici in base ai quali costruire un percorso riabilitativo/educativo individualizzato, il testo offre una serie di strumenti psicometrici e di osservazione comportamentale indispensabili per l'inquadramento e la definizione dei deficit delle funzioni corticali superiori.
È un testo raccomandabile a quanti (riabilitatori, psicologi ed educatori professionali) vogliano accostarsi alla tematica considerandolo un vademecum cui ispirarsi per approfondire con la stessa metodologia i progetti, le programmazioni e le azioni proficue ai risvegli.
Valentina Moro è ricercatrice e docente di Psicobiologia e Psicologia fisiologica presso il Dipartimento di Psicologia e Antropologia culturale dell'Università di Verona. Dopo la laurea, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze psicologiche e psichiatriche. Per oltre dieci anni si è occupata della riabilitazione delle funzioni corticali superiori in soggetti con esito di danno cerebrale. La sua attuale attività di ricerca riguarda essenzialmente gli aspetti psicobiologici dell'organizzazione dello schema corporeo e dell'attenzione spaziale.