L'incantesimo della follia

Franco La Spina

L'incantesimo della follia

Eziopatogenesi dei disturbi psichiatrici e patologia nella normalità

La dimensione “esistenziale” delle cause che provocano i disturbi psichici, così come si rivela in questo libro, ci porta su sentieri a noi ben noti. Percorsi di angoscia, sgomento, ma anche di dubbi ed entusiasmi che fanno di noi amici e fratelli dei malati. La psicopatologia ci accomuna quando ci accorgiamo che la paura della morte, del trascorrere del tempo e della finitezza della vita sono anche le nostre angosce…

Edizione a stampa

20,50

Pagine: 160

ISBN: 9788846497109

Edizione: 1a edizione 2008

Codice editore: 1250.117

Disponibilità: Discreta

I problemi della psichiatria ci riguardano.
La dimensione "esistenziale" delle cause che provocano i disturbi psichici, così come si rivela in questo libro, ci porta su sentieri a noi ben noti. Percorsi di angoscia, sgomento, ma anche di dubbi ed entusiasmi che fanno di noi amici e fratelli dei malati. La psicopatologia ci accomuna quando ci accorgiamo che la paura della morte, del trascorrere del tempo e della finitezza della vita sono anche le nostre angosce.
I sentimenti connessi alla nostra condizione esistenziale provocano, in chi poi andrà incontro alla malattia psichica, una fuga verso un modo di vivere il tempo diverso, un "controtempo" che isola dal mondo e da se stessi, che conduce verso sintomi e comportamenti che non dobbiamo affrettarci ad annullare con i farmaci, ma capire nel loro significato di alleviamento del dolore psichico e tentativo di guarigione.
La malattia non è un orribile mostro, ma un incantesimo imperfetto, senza quel "lieto fine" che noi psichiatri storicamente non abbiamo saputo o voluto imparare a costruire per chi ne soffre. Il dolore di chi non sente più se stesso, di chi non si riconosce, di chi, solo poi, cerca di rientrare in sé e tra di noi attraverso l'audace tentativo del delirio, delle allucinazioni, dei sintomi in generale, va fermato, compreso e condotto verso una meta riconoscibile: l'accettazione, colma di umana e consapevole sopportazione, della realtà e quindi dell'inevitabilità della morte. Senza adottare la fragilità di una fuga che nei malati è inconsapevole ed incolpevole, ma in noi è ben diversa.
Sì, perché anche noi fuggiamo, ma in modo non fragile e spaventato. Crudelmente vile e organizzata la nostra fuga si riconosce nel rifiuto di stare accanto e di comprendere la follia e di disegnarne una nostra, chiamata di solito "normalità", in cui viviamo. Attaccati a inesistenti e strumentali certezze, ad un vivere sociale insensato, ad una convivenza che è diventata politica della guerra. Ecco perché non ci potrà essere in futuro una psichiatria che non tenga conto delle origini esistenziali del dolore psichico e non ci diremo civili senza un interesse per i suoi problemi che ci rimandano ai nostri, senza sconti.

Franco La Spina, medico, psichiatra, psicoterapeuta. Ha lavorato per oltre trent'anni in un sevizio di diagnosi e cura universitario, dedicandosi in particolar modo allo studio e alla terapia delle psicosi in fase acuta, e alla psicoterapia della schizofrenia. Presidente dell'Associazione Culturale "il Tempo Vissuto", per lo studio della relazione tra psicopatologia e filosofia, collabora con il quotidiano La Repubblica per gli argomenti di psichiatria.



Premessa
Ringraziamenti
Un punto di partenza. La Schizofrenia e la Morte. A proposito di uno scritto di Harold F. Searles
Come i pazienti pensano la Morte e il Tempo nei diversi "momenti clinici"
(Maria e la sconfitta del tempo; Il vissuto del Tempo e della Morte nei pazienti; Le malattie psichiatriche: breve notazione; Il vissuto dell'Esistenza e i Sintomi; Condizioni cliniche differenti e differenti vissuti; Precisazione: alcune convinzioni implicite nell'esposizione dei fenomeni descritti; Il Tempo e la Morte: relazione all'interno di una psicopatologia significante)
La paura della Morte e le conseguenze psicopatologiche
(La nascita del vissuto di morte. Il ruolo dei genitori; Il Controtempo e il Suicidio; Il Controtempo come meccanismo di difesa, il Delirio come intrapresa; La Solitudine da Se stessi)
La psicopatologia: intenti e limiti progettuali
(La clinica psichiatrica e la con-sequenza difensiva; Come "funziona" il delirio; Il delirio e il passaggio alla criticità. Gli altri sintomi; La normalità della paura dell'incontro. Un allarme; Decidersi per la crisi)
L'incantesimo
(La psicopatologia e la sorpresa del terapeuta; Il tempo psicotico e il vissuto dell'esistenza; Il meccanismo dell'incantesimo: a) lo sconvolgimento del tempo; Il meccanismo dell'incantesimo: b) la debolezza della pretesa delirante e quella degli intenti; Nessun meccanismo nel cuore dell'incantesimo)
La follia normale
(Follia, malattia mentale, diversità; La coscienza del sé e le prospettive della Morte; Considerazioni sul pensiero; L'Immortalità)
Conclusioni.

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