Il commercio librario a Bologna tra XV e XVI secolo

Rita De Tata

Il commercio librario a Bologna tra XV e XVI secolo

La situazione muta ancora nella seconda metà del secolo, quando il mercato si rimodula in seguito ai condizionamenti operati dalle autorità ecclesiastiche e si allarga a strati sociali in precedenza esclusi dal consumo culturale. Il lavoro, basato su una capillare indagine delle fonti documentarie, ricostruisce per la prima volta una storia sociale del commercio librario bolognese del XV secolo, delineando le vicende di famiglie e botteghe operanti in città, ma aprendo lo sguardo anche ai rapporti con le grandi ditte forestiere.

Pagine: 292

ISBN: 9788835114482

Edizione:1a edizione 2021

Codice editore: 11615.3

Informazioni sugli open access

La Bologna del XV secolo è una delle maggiori città italiane, sede di una prestigiosa università e fiorente centro industriale ed economico; in queste condizioni, ideali per lo sviluppo della nascente arte tipografica, il mercato del libro manoscritto, e il suo mondo di copisti, miniatori, legatori, stationarii, si adegua ben presto alla nuova forma di produzione, favorendo fra XV e XVI secolo l'emergere di alcune grandi famiglie di librai-tipografi-editori. Già dai primi decenni del Cinquecento si manifesta però la presenza sempre più schiacciante della produzione libraria forestiera: importanti stampatori come Vincenzo Valgrisi e Gabriele Giolito stabiliscono filiali in città, mentre nel settore del libro giuridico si va affermando l'editoria lionese dei Giunti.
La situazione muta ancora nella seconda metà del secolo, quando il mercato si rimodula in seguito ai condizionamenti operati dalle autorità ecclesiastiche e si allarga a strati sociali in precedenza esclusi dal consumo culturale. Il lavoro, basato su una capillare indagine delle fonti documentarie, ricostruisce per la prima volta una storia sociale del commercio librario bolognese, delineando le vicende di famiglie e botteghe operanti in città, ma aprendo lo sguardo anche ai rapporti con le grandi ditte forestiere.

Rita De Tata
, laureata in lettere all'Università di Pisa, dopo aver frequentato la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione è divenuta bibliotecaria nel Ministero per i beni e le attività culturali, lavorando nel settore antico della Biblioteca Estense e Universitaria di Modena e poi presso la Biblioteca Universitaria di Bologna, dove è stata responsabile dell'ufficio manoscritti e direttrice reggente. Attualmente lavora presso l'Archivio di Stato di Bologna. Ha compiuto diversi studi di storia del libro e delle biblioteche, pubblicando tra l'altro All'insegna della Fenice. Vita di Ubaldo Zanetti speziale e antiquario bolognese (Bologna, 2007).

Angela Nuovo, Introduzione. La stampa a Bologna, tra alti consumi culturali e dipendenza commerciale
Premessa
Dal manoscritto alla stampa. Le grandi famiglie di librai-stampatori bolognesi fra XV e XVI secolo
(Premessa; Le "provvisioni" del 1507; Pittori, miniatori, orefici, cartai, legatori; I Pagliaroli; La famiglia Libri; I Benedetti; I Faelli; Conclusioni)
La conquista del mercato: gli anni centrali del XVI secolo
(Premessa; Bologna mercato di conquista per i grandi operatori forestieri; Vincenzo Valgrisi, Bartolomeo Faletti, Anselmo Giaccarelli, Giordano Ziletti; La lite Valgrisi-Faletti; La lite Giaccarelli-Faletti; I Giunti a Bologna. Primi indizi per un'indagine; Conclusioni)
Nuovi equilibri fra XVI e XVII secolo
(Premessa; Pubblico, biblioteche private e librai; Il negozio all'insegna della Fenice; Il negozio all'insegna della Testa di Erasmo, poi del Serpente. Giovanni Alessi e Guglielmo Valgrisi; Il negozio all'insegna della Salamandra. Antonio Mezzalira; Il negozio all'insegna del Tedesco. I Sopranini; Il negozio all'insegna del Giglio. I Mascheroni; Il negozio all'insegna della Corona; La bottega e la stamperia all'insegna del Mercurio. Giovanni Rossi; Simone Parlasca; Conclusioni)
Bibliografia
(Abbreviazioni; Fonti manoscritte; Fonti a stampa; Repertori digitali; Bibliografia secondaria)
Indice dei nomi.

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