Il codice di disciplina della Polizia di Stato

Pier Francesco Iovino

Il codice di disciplina della Polizia di Stato

Confronto ragionato del DPR 737 del 1981 con la più recente giurisprudenza

Il diritto amministrativo è profondamente cambiato negli ultimi quarant’anni e occorre interrogarsi se il Regolamento di disciplina della Polizia di Stato necessiti di una revisione alla luce delle innovazioni giuridiche intervenute. A questa domanda vuole dare risposta il volume, analizzando articolo per articolo il DPR 25 ottobre 1981, n. 737, e vagliando tutti gli istituti che connotano il procedimento disciplinare, ricostruiti anche mediante il continuo raffronto con le categorie generali del diritto amministrativo e alla luce della più recente giurisprudenza del giudice amministrativo.

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45,00

Pagine: 400

ISBN: 9788835145530

Edizione: 1a edizione 2022

Codice editore: 1424.13

Disponibilità: Discreta

Pagine: 400

ISBN: 9788835144618

Edizione:1a edizione 2022

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Possibilità di stampa: No

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ISBN: 9788835144625

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Qualunque organizzazione strutturata sulla base della distribuzione di compiti e funzioni tra i suoi componenti deve dotarsi di regole che assicurino il proprio funzionamento, le quali, per essere efficaci, devono prevedere conseguenze se violate.
Il sistema di precetti che disciplina l'ordinato svolgimento delle attività in ambito lavorativo viene usualmente definito codice disciplinare, regolamento di disciplina o con altre espressioni similari che indicano il complesso di regole la cui violazione determina l'insorgere di una particolare forma di responsabilità, quella disciplinare. Il procedimento disciplinare può portare all'adozione della "sanzione disciplinare", atto con cui viene perseguito il comportamento del dipendente che si ponga in contrasto con l'ordinamento speciale dell'Amministrazione.
È intuitivo che l'esigenza di un corpus normativo di natura disciplinare è tanto più avvertita in una organizzazione come quella della Polizia di Stato, che aggiunge ai normali criteri di gestione amministrativa il rispetto della gerarchia. La fonte normativa che regola i procedimenti disciplinari del personale dell'Amministrazione di pubblica sicurezza è il DPR 25 ottobre 1981, n. 737.
Si tratta di un testo approvato in seguito alla "smilitarizzazione" della Polizia di Stato, avvenuta con la legge 1° aprile 1981, n. 121, che, per l'epoca d'adozione, rappresentò certamente un testo all'avanguardia.
Tuttavia, il diritto amministrativo è profondamente cambiato negli ultimi quarant'anni e occorre interrogarsi se il Regolamento di disciplina della Polizia di Stato necessiti di una revisione alla luce delle innovazioni giuridiche intervenute.
A questa domanda vuole dare risposta il volume, analizzando articolo per articolo il DPR 25 ottobre 1981, n. 737, e vagliando, in modo completo ed esaustivo, tutti gli istituti che connotano il procedimento disciplinare, ricostruiti anche mediante il continuo raffronto con le categorie generali del diritto amministrativo e alla luce della più recente giurisprudenza del giudice amministrativo.

Pier Francesco Iovino, vincitore nel 2012 del concorso a dirigente della Polizia di Stato, è dottore di ricerca in Diritto pubblico e costituzionale. Insegna da anni diritto penale e leggi di pubblica sicurezza nei corsi per dirigenti e funzionari della Polizia di Stato presso la Scuola Superiore di Polizia. Tra le sue numerose pubblicazioni in diritto penale e amministrativo si ricorda il Manuale delle leggi amministrative e penali in materia di armi (Giappichelli, 2020).

Luigi Salvato, Prefazione
Premessa
Cenni preliminari sul procedimento disciplinare
La natura giuridica del procedimento disciplinare a carico degli appartenenti della Polizia di Stato. Il procedimento disciplinare come species del procedimento amministrativo
I principi giuridici che connotano il procedimento disciplinare
I doveri dell'appartenente della Polizia di Stato
L'esercizio del diritto di accesso agli atti del procedimento disciplinare
(Art. 1. Le infrazioni disciplinari; Art. 2. Richiamo orale; Art. 3. Richiamo scritto; Art. 4. Pena pecuniaria; Art. 5. Deplorazione; Art. 6. Sospensione dal servizio; Art. 7. Destituzione; Art. 8. Destituzione di diritto)
Il procedimento disciplinare e il procedimento penale
Gli effetti della sentenza del giudice amministrativo o del ricorso straordinario al Capo dello Stato di annullamento della sanzione disciplinare
La reintegrazione in servizio del dipendente cessato dal servizio in pendenza di procedimento penale
La sospensione cautelare dal servizio del dipendente
(Art. 9. Sospensione cautelare in pendenza di procedimento penale (la sospensione obbligatoria); Art. 10. La sospensione disciplinare e i suoi effetti sulla carriera del dipendente; Art. 11. Procedimento disciplinare connesso con procedimento penale; Art. 12. Procedura da osservare nel rilevare le infrazioni; Art. 13. Modalità per l'irrogazione delle sanzioni; Art. 14. Contestazione degli addebiti e giustificazioni dell'interessato; Art. 15. Commissione consultiva; Art. 16. Consiglio superiore, consiglio centrale e consiglio provinciale di disciplina; Art. 17. Procedimenti per l'irrogazione del richiamo scritto e della pena pecuniaria; Art. 18. Procedimento per l'irrogazione della deplorazione; Art. 19. Istruttoria per l'irrogazione della sospensione dal servizio o della destituzione; Art. 20. Procedimenti dinanzi al consiglio centrale o provinciale di disciplina; Art. 21. Deliberazione del consiglio di disciplina; Art. 22. La tutela giustiziale dei provvedimenti sanzionatori; Art. 23. Riesame delle sanzioni del richiamo scritto e della pena pecuniaria; Art. 24. Riesame della sanzione della deplorazione; Art. 25. Riesame delle sanzioni della sospensione dal servizio e della destituzione; Art. 26. Riapertura del procedimento disciplinare; Art. 27. Effetti della riapertura del procedimento; Art. 28. Norme transitory; Art. 29; Art. 30; Art. 31)
La riabilitazione
Il procedimento disciplinare a carico di soggetti che ricoprono cariche sindacali
L'utilizzo nel procedimento disciplinare delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni disposte nell'ambito di un procedimento penale
Il procedimento disciplinare a carico degli ufficiali e agenti di P.G. ai sensi del d. lgs. 28 luglio 1989, n. 271
Le norme disciplinari della Scuola di perfezionamento per le forze di polizia
Il trasferimento per incompatibilità ambientale
La disciplina penale applicabile all'appartenente alla Polizia di Stato
I reati degli appartenenti alla Polizia di Stato
Organi competenti a infliggere le sanzioni disciplinari al personale della Polizia di Stato fino alla pena pecuniaria
Organi competenti ad infliggere le sanzioni agli ufficiali e agenti in servizio alle sezioni di P.G. ai sensi degli artt. 16, 17 d. lgs. 271/89.

Contributi: Luigi Salvato

Collana: Sicurezza civile

Argomenti: Criminologia

Livello: Studi, ricerche

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