L'industria italiana prospera grazie ad alcune nicchie di mercato che generano fatturati eccellenti, come indicato dal buon andamento del valore complessivo delle esportazioni?
Oppure è una struttura votata a lenta crescita come i modesti volumi delle esportazioni segnalerebbero e che necessita, da un lato, protezione ed è causa, dall'altro, del declino dell'intera economia?
O, al contrario, si tratta di un apparato solido e competitivo, in grado di reggere nel suo insieme il confronto con i concorrenti internazionali?
Forse mai come nella presente fase si è avuta una tale cacofonia di opinioni tra gli analisti. L'incertezza appare tanto più rilevante se si considera il delicato momento ciclico corrente, con una ripresa densa di incognite che porta a farsi un'ulteriore e più impellente domanda: l'industria italiana sarà in grado di rispondere positivamente alle sollecitazioni del nuovo scenario competitivo? La risposta dipende evidentemente da quale struttura manifatturiera, tra le diverse ipotizzate, si ha in mente.
In questo volume si vuole fornire un contributo per diradare almeno parte dell'incertezza. Attingendo alle analisi condotte in ISAE nel corso degli ultimi anni, si esaminano profondità e rilevanza dell'aggiustamento operato nel nostro Paese a seguito della crisi competitiva di inizio decennio. Non si parla di settori ma di imprese e, soprattutto, di esportatori.
Questi ultimi sono, in verità, pochi nel panorama delle aziende manifatturiere, ma producono gran parte del fatturato e del valore aggiunto dell'intera industria. Sono, dunque, le imprese esportatrici, nel loro insieme, a costituire la vera nicchia nella popolazione dei produttori. Con i loro movimenti esse, però, incidono in misura decisiva sui risultati complessivi dell'industria nazionale. I saggi di questo volume documentano, sulla base delle informazioni fornite da dataset originali imperniati in gran parte sulle indagini ISAE, i comportamenti di questi operatori, mettendone in luce le difficoltà competitive e i diffusi percorsi di adattamento intrapresi prima che scendesse la gelata della crisi economica del 2008-09.
È partendo dalla non labile base dell'aggiustamento conseguito nell'ultimo decennio che le imprese esportatrici italiane dovranno rimettersi in moto per affrontare le nuove e più difficili sfide che si annunciano nello scenario internazionale.

L'ISAE è un ente pubblico non governativo dotato di autonomia scientifica, sottoposto alla vigilanza del MEF. Svolge attività di studio e di ricerca utili per le decisioni di politica economica e sociale del Governo, del Parlamento e delle Amministrazioni Pubbliche. Sergio de Nardis è direttore dell'Unità operativa "Macroeconomia".