La macchina degli affetti

Serena Dinelli

La macchina degli affetti

Cosa ci accade guardando la Tv? Dalla televisione ad altre tecnologie dell'emozione

Edizione a stampa

23,00

Pagine: 224

ISBN: 9788846412638

Edizione: 1a edizione 1999

Codice editore: 1420.1.16

Disponibilità: Discreta

Come usiamo la Tv quando siamo ansiosi, depressi o soli? Guardando la Tv siamo veramente passivi? E il corpo è veramente inattivo? Come i personaggi televisivi ci diventano così familiari? Come la Tv può cambiare la reciproca considerazione in famiglia? O influenzare le forme della vita amorosa e affettiva? Che senso può assumere per un ragazzo handicappato? Usiamo forse la Tv come "macchina regolatrice" dell'umore? In che modo i linguaggi televisivi ci toccano nelle emozioni e negli affetti? Che ruolo molto speciale hanno le colonne sonore? Perché piacciono tanto i cartoni animati? E come la Tv potrebbe contribuire sottilmente ad un'educazione sentimentale e del gusto? E cosa si profila già oggi con altre "tecnologie dell'emozione" (dal cinema di effetti speciali al videogame)?

Attraverso una sorta di conversazione con il lettore ricca di storie, casi, personaggi, ricerche discorsivamente riportate, questo libro esplora molti aspetti dell'esperienza soggettiva dello spettatore. La Tv è vista come mezzo che mima la comunicazione faccia a faccia, anticipa altri cambiamenti tecnologici e crea un territorio socio-affettivo nuovo: esso ricade in una zona ambigua e comporta sia continuità che rotture nella natura dell'esperienza umana.

Il libro è scritto pensando ad un pubblico ampio: giovani che hanno vissuto una intensa esperienza Tv; persone che considerano la Tv estranea; utenti interessati al proprio benessere; insegnanti che vogliano porre il tema "tecnologie" con studenti di scuola secondaria; genitori curiosi del mondo dei figli; associazioni di utenti e addetti ai lavori.

Sul rapporto tra soggettività e realtà mediatizzata esso propone d'altronde incroci interdisciplinari, talora originali, interessanti anche per specialisti (psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti, etologi, antropologi, massmediologi, ecc.).

Serena Dinelli lavora da quasi trent'anni come psicologa clinica e di comunità con un'ampia popolazione di adulti, adolescenti e bambini. Il suo interesse per il rapporto tra psicologia, comunicazione e tecnologie risale al 1971 (con un progetto sull'argomento fu borsista al Centro Sperimentale di Cinematografia diretto da Roberto Rossellini). A tale interesse è tornata negli anni '80 collaborando con una importante azienda nel settore del media-training e della comunicazione televisiva. È membro della Società nazionale di terapia relazionale e della Società nazionale di psicologia di comunità. Ha già pubblicato con Emme Edizioni, Marzorati, Longanesi, FrancoAngeli.



Parte I. Qualche ragione del successo della Tv
Il "gene televisivo" ...e le sue "mutazioni"
Un cuore di tempo, uno spazio intermedio
La "fame di presenza". Ansia, noia, solitudine
Aspetti di una simil-relazione con la Tv
La Tv come spazio sociale e comunitario virtuale: forme nuove di bisogni di base
Comunicazione e curiosità universali
Usi personali: polimorfico ruolo emotivo della Tv
Homo gratuitus
Parte II. Cosa succede mentre guardiamo la Tv? Aspetti della Tv come esperienza
Aria di famiglia: la rete, il genere, i programmi
Reale, virtuale, virtualmente reale: la "risposta diretta" agli stimoli Tv
Linguaggi audiovisivi e esperienza televisiva
Colonne sonore e macchine musicali: tra codici e affetti
Tv, affetti e "affetti vitali"
Ricchezza e povertà della Tv come macchina emotiva
La Tv come machina regolatrice e i suoi difetti. Elogio della Tv lentezza. Televisione e tempo dell'infanzia - Pubblicità, videoclips e immagini mentali. Videogiochi e realtà virtuale
Educazione del gusto. Condizionamento e creatività
Parte III. La presenza della televisione: un nuovo gioco degli sguard
Eclissi e "narcisismo" dello spettatore: un paesetto austriaco e il villaggio globale. La voglia di "esserci". Formule di coinvolgimento
Sguardo, famiglia, televisione. La storia di Alessia
Essere, essere visibili, ammirate, sfuggire allo sguardo. Guardare un neonato. Urbana, Tony, Daniele
Televisione, bambini e "bisogni narcisistici" degli adulti. Mini-piloti e mini-motociclisti - Novità sotto l'occhio elettronico: essere e fare dentro il guardare/esser guardati. Brutti episodi e matrimoni
Parte IV. Appunti per un'ecologia della comunicazione
Televisione come sistema complesso e ecologia: appunti sulla macchina degli affetti dal lato degli addetti ai lavori
Qualche idea per concludere: cosa potremmo fare rispetto alla Tv?

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