La pubblicazione di un repertorio analitico della stampa periodica a Genova è giustificata dalla inesistenza di un censimento aggiornato ed esaustivo dei fogli stampati dopo il 1870. Una indagine a 360 gradi ha così consentito di individuare un numero altissimo di testate, molte delle quali fino ad oggi erano rimaste sconosciute, a testimonianza della vivacità dell'attività editoriale in una città che, pur essendo in pieno processo di industrializzazione, si sentiva irreversibilmente privata dell'antico prestigio, alla ricerca di una nuova identità. I giornali politico-amministrativi, che tendono a conservare la fisionomia del «foglio di battaglia», alimentano la lotta tra i partiti, organizzano il consenso, puntualmente si trasformano in macchine elettorali, di volta in volta promuovono le scelte economiche, industriali, sociali. Sempre e, talvolta, innescano i conflitti latenti tra le parti, tra la curia e il municipio, tra i centri del potere locale e il governo centrale. Accanto a questi, troviamo i giornali satirici, i fogli di cronaca giudiziaria, che amplificano le polemiche mentre le riviste giuridicoeconomiche, i periodici scientifici, la stampa letteraria consentono di ricostruire le dinamiche del dibattito culturale che ha privilegiato la contrapposizione tra «cultura laica» e «cultura cattolica» e l'adesione al positivismo.

Marina Milan Torino, 1946 insegna Storia del Giornalismo alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Genova. Autore di numerosi saggi sulla storia dell'opinione pubblica in Italia, Francia e Belgio, da tempo si occupa di storia locale privilegiando le tematiche della stampa periodica a Genova tra '800 e '900; ha pubblicato Donna, famiglia, società. Aspetti della stampa femminile cattolica in Italia tra '800 e '900 Genova, 1983.