Audience Development: mettere i pubblici al centro delle organizzazioni culturali

A cura di: Cristina Da Milano, Alessandra Gariboldi

Audience Development: mettere i pubblici al centro delle organizzazioni culturali

Il volume raccoglie le esperienze di organizzazioni culturali europee che hanno tentato di mettere i pubblici al centro della propria visione e del proprio modo di lavorare. Elenca e descrive le principali famiglie di strategie adottate e una breve guida sui passaggi che un’organizzazione dovrebbe fare per iniziare a ripensarsi.

Edizione a stampa

18,00

Pagine: 134

ISBN: 9788891780515

Edizione: 1a ristampa 2021, 1a edizione 2019

Codice editore: 1257.54

Disponibilità: Discreta

Pagine: 134

ISBN: 9788891793027

Edizione:1a edizione 2019

Codice editore: 1257.54

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 134

ISBN: 9788891793034

Edizione:1a edizione 2019

Codice editore: 1257.54

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Di cosa parliamo quando parliamo di Audience Development? "Ampliare, diversificare e approfondire le relazioni con i pubblici": un'ambiziosa dichiarazione di principio, che però deve poi tradursi in politiche, pratiche e azioni non facili da individuare.
Il volume mette a disposizione in lingua italiana, i risultati di una ricerca voluta dalla Commissione Europea ed è pensato per rispondere alla richiesta da parte di operatori culturali, istituzioni e artisti italiani di un quadro di riferimento su un tema "caldo" ma ancora poco esplorato. Per alcuni si tratta di marketing, per altri di educazione, per altri di politiche per promuovere la partecipazione attiva dei cittadini, per altri ancora di trovare una sostenibilità "a mercato" per una produzione culturale sempre più indebolita dalla carenza di fondi pubblici.
Parlare di Audience Development significa oggi parlare di cambiamento. Un cambiamento imprescindibile e quanto mai urgente, perché la cultura diventi parte della vita dei cittadini e delle comunità che hanno contribuito a crearla.
La prospettiva adottata nella ricerca è quella di chi la cultura la produce: istituzioni e organizzazioni che hanno compreso che nessun cambiamento nel comportamento delle persone può avvenire se anche noi non cambiamo noi stessi, il nostro modo di creare, curare, organizzare e comunicare cultura. Oltre a un tentativo di sistematizzazione teorica che cerca di mettere ordine nella vasta letteratura esistente, il volume raccoglie le esperienze di 30 organizzazioni culturali europee che hanno tentato di realizzare questo cambiamento, mettendo i pubblici al centro della propria visione e del proprio modo di lavorare. Racconta storie di cambiamento che speriamo alimentino anche in Italia le riflessioni e il dibattito sulla responsabilità di chi fa cultura: garantire contenuti di qualità non basta, così come non basta che vengano comunicati e messi sul mercato da figure professionali all'altezza. Con questo volume speriamo di dare qualche risposta, ma soprattutto di lasciare spazio a domande che riteniamo non più rimandabili.

Cristina Da Milano, archeologa e museologa, è presidente di ECCOM-Centro Europeo per l'Organizzazione e il Management culturale e si occupa da molti anni di studi, ricerche e forma- zione sul tema del ruolo sociale della cultura e della relazione tra istituzioni culturali e società a livello nazionale ed internazionale. Dal 2015 è membro del board della rete europea Culture Action Europe e dal 2017 è membro del Consiglio di Amministrazione del Teatro di Roma.

Alessandra Gariboldi, storica dell'arte di formazione, è oggi responsabile Progetti Trasnazionali della Fondazione Fitzcarraldo. Da quasi vent'anni si occupa di ricerca e valuta- zione a livello nazionale e internazionale sui temi delle politiche, della progettazione e della partecipazione culturale. Ha collaborato a numerose pubblicazioni e svolge regolarmente interventi formativi in diverse università italiane e straniere.

Introduzione
Audience development e politiche culturali
Lo studio
(Ricerca documentale e bibliografica; Finalità e metodologia della ricerca documentale e bibliografica; Rassegna bibliografica selezionata; La metodologia per l'analisi dei casi; Premesse; Revisione e affinamento dei principali obiettivi e beneficiari dell'Audience Development; Una mappa per l'Aaudience Development: il catalogo analitico dei casi di studi; Casi di studio; I casi di studio come fonte di apprendimento; Al di là del perimetro di ricerca: piattaforme, reti e progetti; L'Audience Development come prospettiva di cambiamento)
Gli strumenti dell'Audience Development: una guida pratica per gli operatori culturali
(Introduzione alla Guida; Cinque sfide per portare i pubblici al cuore della vostra organizzazione)
Le regole per l'audience development: raccomandazioni essenziali
(Introduzione alle regole; Sensibilizzare i diversi stakeholder culturali sul tema dell'Audience Development come concetto e come strategia; Misurare i progressi nell'ambito dell'Audience Development in base a dati empirici (adottare
un approccio alla misurazione degli effetti fondato su dati concreti); Rafforzare le sinergie tra il settore culturale e il sistema educativo; Promuovere lo sviluppo di capacità nell'ambito dell'Audience Development e dell'Audience Engagement, nelle organizzazioni culturali e tra professionisti del settore artistico. Formazione; Promuovere modelli innovativi di partecipazione culturale attiva; Creare le condizioni per attivare processi di lungo termine, quali l'investimento in figure professionali dedicate allo sviluppo di approcci innovativi all'Audience Development; Stabilire linee guida chiare e realistiche per artisti e direttori artistici nelle organizzazioni culturali, sostenute da finanziamenti pubblici volti ad adattare obiettivi e programmi a una mentalità maggiormente centrata sul pubblico; Dare la priorità a organizzazioni e iniziative culturali che coinvolgono in esperienze condivise pubblici diversificati per background sociale e culturale e per fasce di età)
Appendice I. Uno strumento di auto-valutazione
Appendice II. Glossario
Appendice III. Bibliografia ragionata.

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