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Il pensiero politico di Fëdor Dostoevskij

Andrea Serra

Il pensiero politico di Fëdor Dostoevskij

L’opera di Dostoevskij è stata oggetto di attenzioni multidisciplinari, non soltanto di natura estetica, ma anche psicologica, filosofica e religiosa, suscitando l’interesse, pur minoritario, della storia del pensiero politico. Questo libro tenta di indagare il pensiero politico di Dostoevskij, a cui può essere riconosciuto il merito di aver scoperto quel terribile principio di astrattismo, e quindi di sradicamento, che anima l’ideologia; egli ne colse il male profondo e vi contrappose il ritorno al suolo, come base su cui costruire una nuova Russia, forte della morale del popolo e del riavvicinamento con la classe colta déraciné.

Printed Edition

32.00

Pages: 228

ISBN: 9788835146094

Edition: 1a edizione 2023

Publisher code: 1136.125

Availability: Discreta

Pages: 228

ISBN: 9788835152095

Edizione:1a edizione 2023

Publisher code: 1136.125

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Format: PDF con DRM for Digital Editions

Info about e-books

Fëdor Dostoevskij è uno dei grandi nomi della letteratura mondiale. La sua opera, tuttavia, è stata oggetto di attenzioni multidisciplinari, non soltanto di natura estetica, ma anche psicologica, filosofica e religiosa, suscitando anche l'interesse, pur minoritario, della storia del pensiero politico. Basti ricordare che lo scrittore fu arrestato, e successivamente condannato ai lavori forzati in Siberia, proprio per motivi politici; a questo si aggiunga la sua attività di pubblicista, protrattasi per vent'anni, e quell'esigenza, non certo casuale, di specificare la natura "letteraria e politica" dei suoi articoli. Si consideri, infine, il forte significato politico di romanzi come Note invernali su impressioni estive, Memorie dal sottosuolo, Demoni, solo per citarne alcuni.
Il pensiero di D., pur inscritto in un'epoca di radicali cambiamenti che caratterizzarono la Russia del tempo, quali la liberazione dei servi della gleba voluta da Alessandro II, rimase sempre animato da un profondissimo senso morale e da un appassionato tentativo di cogliere il mistero dell'animo umano. Alla concreta minaccia dei demoni e degli inquisitori, lo scrittore rispose con l'amore per la libertà, unica via per la responsabilità personale e l'auto-perfezionamento nello spirito dell'amore cristiano. A D. può essere riconosciuto il merito di aver scoperto quel terribile principio di astrattismo, e quindi di sradicamento, che anima l'ideologia; egli ne colse il male profondo e vi contrappose il ritorno al suolo, alla pocva, come base su cui costruire una nuova Russia, forte della morale del popolo e del riavvicinamento con la classe colta déraciné.

Andrea Serra
, laureato in Scienze politiche, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia del pensiero politico presso l'Università di Cagliari. È titolare di una borsa post-doc presso l'Università del Piemonte Orientale. Si occupa del pensiero politico russo e dell'antifascismo negli scritti di Emilio Lussu.

Introduzione
Aspetti storico-concettuali: alienazione, intelligencija, popolo
(L'intreccio di politica e letteratura; Il paradigma dell'uomo superfluo e il nichilismo dei figli; Intelligencija e otcuždenie: storia di un'"alienazione"; Intelligencija e popolo: il ruolo dell'obšcina)
Il giovane Dostoevskij e il problema dell'alienazione
(Bednye Ljudi: un romanzo sulla "povera gente"; Oltre la lettura di Belinskij; Dvojnik: il "doppio"; Stuševat'sja e La cronaca di Pietroburgo)
L'affaire Petraševskij
(Una punizione esemplare; La rottura con Belinskij; Il circolo Petraševskij; La Lettera di Belinskij a Gogol')
I ricordi di una cosa di morti
(Omsk e la katorga; Semipalatinsk e la lettura di Hegel; Dostoevskij e lo slavofilismo; Lev Šestov e l'interpretazione tragica)
"Teologia dell'amore" e contratto sociale
("Vremja", temperie e la teoria del pocvennicestvo; L'Europa e il tempio di Baal; Un contratto fondato sull'amore)
Le Memorie dal sottosuolo
(Il contesto delle Zapiski: per una prospettiva storica; Il "sottosuolo": la dimensione della rivolta; Critica al razionalismo; Critica al socialismo)
Dal "teorico" Raskol'nikov allo spettro dei demoni
(Il delitto e il castigo; Uomini "ordinari" e uomini "straordinari"; Il caso Necaev; I demoni)
L'Inquisitore, la fede e il problema del "doppio"
(Il silenzio di Cristo ; Libertà "prima" e libertà "seconda"; Alëša e il discorso della pietra; La "moderna donna russa" e la politica della compassione; Europa: odi et amo)
Conclusioni
Bibliografia
Indice dei nomi.

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