Neoliberismo e difesa dello stato di diritto in Europa

Andrea Guazzarotti

Neoliberismo e difesa dello stato di diritto in Europa

Riflessioni critiche sulla costituzione materiale dell’UE

Riannodare i fili delle vicende dell’adesione all’UE, prima, e del “contromovimento” dell’involuzione illiberale, poi, serve a riflettere sui guasti del neoliberismo, che ha fatto dello stato di diritto una moneta di scambio per il successo economico. Il “law shopping” assecondato dall’UE non è stato un buon viatico: fondare sull’economia il valore del diritto è un rischio per ogni sistema democratico, non solo nell’Europa centrorientale.

Edizione a stampa

22,00

Pagine: 204

ISBN: 9788835148234

Edizione: 1a edizione 2023

Codice editore: 1590.1.12

Disponibilità: Buona

Pagine: 204

ISBN: 9788835154747

Edizione:1a edizione 2023

Codice editore: 1590.1.12

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

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Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 204

ISBN: 9788835154754

Edizione:1a edizione 2023

Codice editore: 1590.1.12

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Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Le condizionalità poste dall'UE nelle procedure di adesione hanno offerto fragili puntelli alla democrazia costituzionale di Ungheria e Polonia, allieve modello di ieri e democrazie illiberali di oggi. Col nuovo regolamento 2092 l'Unione torna alla condizionalità per piegare quei Paesi al rispetto dello Stato di diritto, colpendoli nella "borsa". Una vittoria per "l'Europa dei valori" che rischia di essere più apparente che reale.
La fuga dei capitali scatenata dalla crisi del 2008, assieme alla drastica migrazione economica, hanno reso lo spazio di competizione dell'UE un luogo pericoloso per le "piccole Nazioni" e per la piccola borghesia che le abita. Alla fragile "costituzione formale" che ha sugellato l'alleanza tra élite liberiste e capitale transnazionale, si è sostituita una più solida "costituzione materiale" che internalizza le esigenze competitive del mercato unico ma ignora i valori non economici dell'UE.
Riannodare i fili dell'adesione all'UE, prima, e del contro-movimento dell'involuzione illiberale, poi, serve a riflettere sui guasti del neoliberismo, che ha fatto dello Stato di diritto una moneta di scambio per il successo economico. Il law shopping assecondato dall'UE non è stato un buon viatico: fondare sull'economia il valore del diritto è un rischio per ogni sistema democratico, non solo nell'Europa centrorientale.

Andrea Guazzarotti è Professore di Istituzioni di diritto pubblico all'Università di Ferrara ed è stato assistente di studio alla Corte costituzionale dal 2018 al 2022. Attualmente membro della redazione di Fuoricollana.it, è autore di tre monografie e numerosi saggi sulle maggiori riviste italiane di diritto costituzionale e pubblico.

Introduzione
Valori e identità dell'UE: lo strabismo di una narrazione "costituzionalizzante"
(L'ispessimento costituzionale dell'ordinamento UE: i valori dell'art. 2 TUE e il loro enforcement; (segue): il regolamento UE 2020/2092: riscatto identitario o muddling through?; Art. 2 TUE e clausole di omogeneità federale: false friends?; Il contenzioso dinanzi alla Corte di giustizia e i rischi di escalation; L'ampliamento dei poteri "para-federali" dell'UE al prezzo di cooperare anche con i governi illiberali; (segue): un'Unione abbastanza politicizzata da coltivare gli autocrati, ma non abbastanza per estirparli; Il regolamento 2020/2092: protezione del bilancio dell'Unione o dello Stato di diritto?; (segue): ombre e luci del ricorso al "bastone" del regolamento 2092; L'attivazione del regolamento 2092 per sospendere i fondi europei all'Ungheria; L'UE come "democrazia militante": incoerenze e reticenze di una narrazione; Il contro-movimento a la Polanyi: liberta in cambio di sicurezza; Il costituzionalismo "post-comunista" e la sua diversa idea di Europa; Cadenza d'inganno)
Processi di adesione all'UE, processi di democratizzazione?
(I criteri di Copenaghen e la loro gestione discrezionale; Transizioni democratiche senza Piani Marshall; L'impatto antiparlamentare dei processi di adesione all'UE; La passivizzazione degli elettorati e il ruolo dell'UE; Radici socioeconomiche dell'involuzione illiberale in Ungheria e Polonia; (segue): la conquista del centro dalle periferie in nome della Nazione; (segue): la sterilizzazione del discorso di classe)
Law shopping e "impero della legge"
(Rule of law e Unione europea: segnali di una svolta?; Rule of law e transizioni democratiche; (segue): la fretta europea di far funzionare il capitalismo prima della democrazia liberale; Law shopping e Corte di giustizia dell'UE; (segue): i diritti dei lavoratori nel tritacarne del law shopping; Mercificazione del diritto e continuità tra socialismo reale e neoliberismo)
La composita costituzione materiale dell'UE e degli Stati membri
(Le Corti costituzionali della transizione e l'improvvido "ottimismo istituzionale"; La costituzione dell'UE: in che senso?; (segue): UE e costituzione in senso materiale; (segue): Moneta unica e costituzione materiale; La costituzione materiale quale strumento euristico per l'analisi dei rapporti tra UE e Stati membri; L'omogeneita sociale neoliberale e le sue inquietanti varianti nei regimi illiberali)
A mo' di conclusione

Collana: Studi di diritto pubblico

Argomenti: Politica economica e finanziaria - Diritto, giustizia

Livello: Saggi, scenari, interventi - Textbook, strumenti didattici

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