Frontiere dell'identità e della memoria

Roberto Beneduce

Frontiere dell'identità e della memoria

Etnopsichiatria e migrazioni in un mondo creolo

Questo volume propone il progetto di un’etnopsichiatria della memoria, del conflitto e della cura. I suoi destinatari sono quanti s’interrogano sui profili individuali e sociali della migrazione e sulle dimensioni simboliche e politiche della salute. Con la sua etnografia clinica e l’analisi delle forme di violenza e di arbitrio che scandiscono oggi l’incontro con le popolazioni immigrate (spesso persino all’ombra delle istituzioni della cura), quella qui proposta è un’etnopsichiatria critica e dinamica.

Edizione a stampa

36,00

Pagine: 336

ISBN: 9788846454577

Edizione: 6a ristampa 2023, 5a edizione, aggiornata 2004

Codice editore: 1370.5

Disponibilità: Discreta

Le frontiere simboliche, temporali o geografiche che scandiscono la nostra esistenza trovano nell'esperienza di immigrati e rifugiati la loro più esemplare e talvolta dolorosa testimonianza. Nell'attraversarle, identità individuali e collettive si affrontano, si riconoscono e si trasformano, memorie comuni vengono disperse e ricostruite.

Queste vicende possono diventare teatro di eventi che assumono rilevanza clinica: l'etnopsichiatria è la disciplina che ne esplora significati e ragioni, che cerca di scoprire i linguaggi di una cura rispettosa delle differenze culturali e da queste differenze trae altrettante risorse terapeutiche. La sua pratica, rivolta in primo luogo a ritessere legami recisi , promuove oggi anche un ripensamento critico delle categorie diagnostiche e delle tecniche della psichiatria e della psicoterapia occidentale: in particolare di quelle che sono state elaborate per comprendere le vicissitudini psicologiche degli immigrati. Nel disegnare il proprio dominio di strategie teoriche e cliniche, nell'approfondire la conoscenza di altri universi della malattia e della cura, l'etnopsichiatria abita la zona di confine di saperi e problemi eterogenei e costruisce ponti di mediazione situandosi nel vivo di un paesaggio sociale quanto mai aspro e frammentato.

Quella che in questo volume viene disegnata è pertanto un' etnopsichiatria della memoria e del presente, un'etnopsichiatria del conflitto e dei contraddittori processi di mimesi sociale . I suoi destinatari sono quanti, a diverso titolo (clinici, psicologi, psichiatri, studenti o ricercatori, mediatori culturali), s'interrogano sui profili individuali e sociali della migrazione e sulle dimensioni antropologiche della cura e della salute.

Per l'ampiezza dei riferimenti bibliografici e il costante rinvio alle questioni proprie della clinica e della psicoterapia degli immigrati, per le numerose incursioni fra le ricerche etnografiche e l'esplorazione critica di molte delle categorie della psichiatria culturale, questo volume rappresenta un contributo alla costruzione di un vero e proprio manuale di etnopsichiatria della migrazione.

Roberto Beneduce , psichiatra e psicoterapeuta, ha conseguito un dottorato in Anthropologie Sociale et Ethnologie presso l'EHESS, sotto la direzione di Marc Augé. Dopo aver svolto fra l'88 e il '93 ricerche in Mali sui sistemi di cura dogon dei disturbi mentali, è stato consulente per l'UNICEF in Eritrea e Etiopia, tra il '94 e il '97, in un progetto di ricerca sulle conseguenze psicologiche e sociali della guerra, e più recentemente per l'UNOPS in Mozambico, all'interno di un programma d'intervento contro la povertà e l'esclusione sociale. A Torino, dove da anni si occupa dei problemi connessi alla migrazione, ha fondato e diretto il Centro Frantz Fanon . Attualmente insegna Antropologia Culturale all'Università di Torino. Ha curato il volume Saperi, linguaggi e tecniche nei sistemi di cura tradizionali (Torino, 1997) e, con René Collignon, Il sorriso della volpe. Ideologie della morte, lutto e depressione in Africa (Napoli, 1995).


Introduzione alla nuova edizione. L'etnopsichiatria, o la perdita dell'innocenza
Introduzione. Uomini dell'aria
Un lugar en el mundo. Per una fenomenologia critica della nostalgia
(La nostalgia nella medicina e nella psichiatria; Luoghi della memoria e del presente; Psicopatologia e nosografizzazione degli immigrati)
Identità meticce
(Etnia, cultura, e altro ancora...; Vacillamento e ricostruzione dell'identità; "Il mio nome sia: Esilio")
Trauma, tortura, memoria
(Premessa; Il racconto del dolore; L'identità sul teatro del terrore; Post-Traumatic Stress Disorder e cultura; Il tempo interrotto: la migrazione come trauma)
Dalle categorie ai contesti e alle esperienze
(Il ruolo del contesto sociale; Disturbi "psicosomatici" e sindromi funzionali di un corpo-lavoro indocile; Malattia e scacco: come pensare il ritorno?)
Il doppio transito delle donne migranti
(La "parte mancante" della medicina; Conflitti di genere e progetti di autonomia; Ancora il corpo: infibulazione, escissione e identità)
Infanzia che attraversa culture
(Problemi "scolastici": saperi della cura e modelli dell'infanzia in competizione; La lingua fra gioco, lotta e memoria; Violenza, traumatofilia e affiliazione; Lontano dagli antenati?)
Etnopsicoterapia
(Considerazioni preliminari; Ideologie della cura, della malattia e della persona nelle medicine non occidentali; Oltre l'efficacia simbolica; I significati della mediazione etno-clinica; Un tour sur soi, un tour sur l'autre... Tecniche, "oggetti" e contesto nella psicoterapia degli immigrati
L'etnopsichiatria in un mondo creolo: luoghi e ipotesi di ricerca
Bibliografia
Mahfoud Boucebci, Appendice. Tra due rive
(Premessa; Nadir, o le radici a doppio legame; Bambini, adolescenti, adulti fra due culture: ma quali culture?; Mouloud l'abbandonato; Zoubir, o l'identità impossibile; Conclusioni; Bibliografia).

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