Vent'anni dopo la riforma del sistema contabile degli atenei, attuata con la Legge n.168 del 1989, la nuova disciplina, contenuta nella Legge n. 240 del 2010, segna l'introduzione
del bilancio unico e il passaggio alla contabilità economico patrimoniale; novità dirette a superare la pluralità delle scritture contabili precedentemente tenute dagli atenei; a garantire una migliore conoscenza della condizione patrimoniale degli atenei e una maggiore trasparenza e omogeneità nell'applicazione delle procedure contabili nonché ad assicurare la stabilità economica e il controllo delle dinamiche della spesa. Diviene, dunque, prevalente l'esigenza di monitorare i processi, mettendo a disposizione della governance dell'ateneo le informazioni necessarie per guidare il proprio comportamento, vale a dire per aiutarla ad assumere decisioni che permettano il conseguimento di obiettivi precedentemente individuati, attraverso l'impiego efficiente delle risorse disponibili.
Per produrre le informazioni funzionali al buon andamento gestionale dell'ateneo sono stati adottati, accanto a strumenti contabili altri di natura extra-contabile. Per quanto concerne l'ambito extra-contabile, gli atenei nei riguardi del complesso degli stakeholder si trovano ad affrontare il tema della socialità della rendicontazione, di fatto, affermata come sviluppo e superamento della rendicontazione tradizionale, evocata come implicita attribuzione di un privilegio informativo proprio ai soggetti (comuni cittadini, studenti, ecc.) che da sempre trovano ostico il linguaggio contabile. Ne consegue la tendenza della pratica del Bilancio sociale a semplificare la comunicazione, traducendo, fin dove possibile, i dati numerici in espressioni "narrative", liberando il linguaggio dalle difficoltà terminologiche delle tecnicalità, mantenendo sempre la rappresentazione delle fondamentali dinamiche di acquisizione, allocazione e impiego delle risorse e dei costi e benefici interni ed esterni ad esse collegate.
Lo studio oggetto del presente volume, ponendosi nella prospettiva della crescente esigenza di accountability che caratterizza la realtà istituzionale nonché economico-aziendale dell'università, si concentra sull'adozione della nuova contabilità economico- patrimoniale, allo scopo di verificarne le modalità di realizzazione e i contenuti normativi finora emanati, per poi passare alla trattazione dell'aspetto propriamente "sociale" attraverso l'ottica della rendicontazione sociale sviluppata dalle università.

Ubaldo Comite è professore associato di Economia aziendale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università telematica "Giustino Fortunato", dove insegna Management pubblico e Revisione aziendale. Insegna, inoltre, Contabilità pubblica presso l'Università della Calabria. I suoi interessi di ricerca si concentrano sui sistemi contabili pubblici e sulle tematiche dell'accountability sia in ambito pubblico che privato. È autore di numerose pubblicazioni tra le quali si segnalano: Principi aziendali e utilizzo della contabilità ambientale. Strumenti di lavoro e calcolo degli indicatori, Aracne, Roma, 2008; Accountability e bilancio sociale nei tribunali, Cedam, Padova, 2013; Un approccio manageriale alla gestione dei partiti politici, F. Angeli, Milano, 2016.