La voglia di dare, l'istinto di avere

Filippo Ferrari

La voglia di dare, l'istinto di avere

Gestione delle risorse umane e conflitti organizzativi

I conflitti nelle relazioni di lavoro - originati da dinamiche quali l’ipocrisia, l’invidia, la gelosia, il parassitismo, e tanti altri vizi, peccati e patologie nascoste - non risparmiano alcuna organizzazione. Questo volume è destinato ai responsabili del personale, coordinatori, responsabili di unità organizzative (team, reparti), project leaders, consulenti...Smaschera i meccanismi del conflitto e le complicità che lo tengono in vita, ne evidenzia le motivazioni, e suggerisce gli opportuni interventi per aiutare le organizzazioni nella gestione del problema.

Printed Edition

25.50

Pages: 224

ISBN: 9788846473554

Edition: 1a edizione 2006

Publisher code: 561.323

Availability: Discreta

Il fenomeno alla base dei conflitti organizzativi è: ognuno di noi entra in un'organizzazione per soddisfare i propri bisogni, e trova altri che gli chiedono di soddisfare i loro. È questo il conflitto strutturale, fisiologico, che accompagna tutti i momenti della vita organizzativa e ne influenza le dinamiche relazionali. Tuttavia manca la consapevolezza di un altro, fondamentale meccanismo: il conflitto è creato e mantenuto in vita dagli stessi attori organizzativi in un gioco di reciproche, inconsapevoli complicità.
Conflitti nelle relazioni di lavoro, originati da dinamiche quali l'ipocrisia, l'invidia, la gelosia, il parassitismo, e tanti altri vizi, peccati e patologie nascoste che non risparmiano alcuna organizzazione, causando ansia, frustrazione, aggressività.
Il volume, destinato a responsabili del personale, coordinatori, responsabili di unità organizzative (team, reparti), project leaders, consulenti, offre una visione complessiva del problema, descrivendo i diversi livelli di funzionamento sociale in cui il conflitto può manifestarsi: a livello intrapsichico, cioè all'interno di una persona, a livello interpersonale, tra due o più persone, a livello di intergruppi, tra gruppi appartenenti alla medesima organizzazione. È affrontato inoltre il tema del conflitto a livello generale, cioè pervasivo di tutti i livelli di funzionamento organizzativi. Un volume che smaschera i meccanismi del conflitto e le complicità che lo tengono in vita, ne evidenzia le motivazioni, aiuta ad identificare i sintomi e suggerisce gli opportuni interventi formativi e consulenziali per aiutare le organizzazioni nella gestione del problema.
Ricordando a tutti che, quando una persona non si sottrae ad una situazione sgradevole, pur potendo farlo, ne diventa complice e perde il diritto di lamentarsi.

Filippo Ferrari insegna Organizzazione aziendale presso l'Università di Ferrara ed è docente di Leadership e Team Management presso il Master in Ingenieria de la Innovación dell'Università di Bologna, sede di Buenos Aires. È inoltre docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna, dove è responsabile del laboratorio Patologie del comportamento organizzativo. Senior partner di Aleph Zero Formazione e Ricerca, è autore di numerose pubblicazioni tra le quali Trovare il lavoro su misura (2003), Neofiti ed inserimento in azienda (2004), Il passaggio generazionale delle PMI (2005), tutte edite da FrancoAngeli.


Introduzione
Felicità o sicurezza. All'origine dei conflitti organizzativi
(Attori e spettatori: la metafora teatrale; Una collaborazione nevrotica; Pensare di guadagnarci e, invece, rimetterci; Livello di conflitto: generale; Livello di conflitto: intrapsichico; Livello di conflitto: interpersonale; Livello di conflitto: intergruppi; Conclusione: le organizzazioni sono teatri)
Ipocrisia. Ciò che si dice è sempre diverso da ciò che si fa
(Vizi e virtù organizzative; testo e infratesto; L'incompetenza razionale; Sviluppare una mentalità difensiva, ovvero impedire il cambiamento; Ambiguità e malessere; Contraddizioni e paradossi nelle organizzazioni; Conclusioni: smascherare, dolorosamente, l'ipocresia)
La parte da recitare. Il ruolo organizzativo
(Il concetto di Sé; Ciò che siamo, ciò che vorremmo essere, ciò che dovremmo essere; Le strategie di fronteggiamento; Un esempio di strumenti per la ricostruzione del sistema dei Ruoli: il caso AEB s.r.l.; Tra desiderio e realtà)
Il desiderio di conoscere, la paura di sapere. La valutazione del merito nelle organizzazioni
(Valutare cosa?; Il rifiuto della valutazione e il rifiuto del valutatore; Autovalutazione vs. eterovalutazione della performance; Il copione e la performance; Ci fa o ci è?; Riconoscere il conflitto: le competenze diagnostiche; Conclusioni)
Ira, accidia, gelosia e altri peccati. Il conflitto interpersonale
(Piccolo è bello?; Timidi e scrocconi; Dimensioni e performance del gruppo; Il pettegolezzo; I fallimenti comunicativi e le reazioni di difesa; Bisogni dei singoli, bisogni dell'organizzazione; Manifestazioni di aggressività; Inganni e finzioni; L'egoismo e l'altruismo; Invidia o gelosia; Che fare? La formazione per lo sviluppo di competenze relazionali)
La voglia di dare, l'istinto di avere. Il conflitto nei gruppi di lavoro
(Obbedire o capire? Le sense making capabilities; L'eccellenza lasciamola ai manuali, puntiamo all'affidabilità!; Costituzione, conflitto, produzione; L'amore fatale)
La divisa di un altro colore. Il conflitto intergruppi
(Tajfel; Freud; Il personaggio, non l'attore; Scopi conflittuali e competizione intergruppi; Basta poco per diventare avversari; Un caso di competizione intergruppi: le organizzazioni di volontariato)
Conclusioni: il conflitto non va mai trascurato, altrimenti...
Bibliografia.

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