Il volume ricostruisce la vita e il pensiero di Maximilien Rubel e soprattutto la sua lettura dell'opera di Karl Marx. Filosofo, sociologo, filologo, storico, editore di Marx nella Pléiade, Rubel fu partecipe del dibattito internazionale per un cinquantennio e, a causa delle sue posizioni eterodosse, oggetto di critiche e polemiche.

La ricerca segue lo sviluppo intellettuale del pensatore dagli anni della formazione e dei primi studi "marxologici", soffermandosi sulla contestazione del socialismo sovietico, con le controversie con i comunisti francesi che ne seguirono, e sulla proposta di ritornare a Marx, che si concretizzò in un lavoro instancabile di recupero dei testi, con l'edizione d'inediti, le traduzioni originali in francese, la loro lettura eterodossa. Ostile al marxismo novecentesco, di cui però raccolse spunti e riflessioni - da Rosa Luxemburg a Anton Pannekoek, da Karl Korsch a Paul Mattick -, Rubel propose una lettura di Marx che valorizzava il carattere critico ed etico dell'insegnamento.

Gianfranco Ragona , laureato in Scienze Politiche, è dottore di ricerca in Storia del pensiero politico e delle istituzioni politiche presso il Dipartimento di Studi Politici dell'Università di Torino. Ha condotto studi e ricerche a Parigi, Nanterre, Berlino e Amsterdam sui problemi del marxismo e sull'anarchismo tedesco tra Otto e Novecento. Ha pubblicato sulle riviste "Il Pensiero politico" e "Studi Storici" ed è intervenuto nel dibattito politico e storiografico in volumi collettanei.