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Terre incognite

Giorgio Scichilone

Terre incognite

Retorica e religione in Machiavelli

L’incipit dei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio è il simbolo perfetto della cultura machiavelliana. Da lì inizia il viaggio nel suo cosmo, in cui astrologia e religione, storia e filosofia, fortuna e libero arbitrio, personaggi mitici e governanti attuali si intrecciano alla ricerca di modi e ordini nuovi per governare le sfide della propria epoca e le perenni questioni della politica.

Edizione a stampa

24,00

Pagine: 192

ISBN: 9788820411589

Edizione: 1a edizione 2012

Codice editore: 629.31

Disponibilità: Esaurito

Pagine: 192

ISBN: 9788856861006

Edizione:1a edizione 2012

Codice editore: 629.31

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

"Ancora che per la invida natura degli uomini sia sempre suto non altrimenti periculoso trovare modi e ordini nuovi che si fussi cercare acque e terre incognite"...
I Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio si aprono con questa espressione celebre. Tuttavia si è spesso dato all'incipit un mero valore stilistico, un omaggio formale dell'ex Segretario fiorentino allo spirito dei tempi, segnato dai grandi viaggi e dalle scoperte strabilianti. Insomma, un'apertura di circostanza per entrare nella sostanza del commento sulla antica repubblica romana che conquistò il mondo. Invece vi è molto di più: è il simbolo perfetto e paradigmatico della cultura machiavelliana che intreccia storia e geografia, filologia e prospettiva, antico e moderno. È la nuova sensazionale scoperta di chi ha "deliberato entrare per una via, la quale, non [è] suta ancora da alcuno trita" ed è approdato a una teoria politica rivoluzionaria che si appresta a consegnare nelle lunghe pagine successive.
Questo è l'"offizio" che rimane all'"uomo buono" che guarda a Firenze dal confino di San Casciano o dall'ozio degli Orti Oricellari: insegnare a chi, "più amato dal Cielo", possa realizzare quanto egli ha inteso "di quelli e di questi tempi" e non ha potuto realizzarlo. Da quelle terre incognite inizia il viaggio nel cosmo machiavelliano, in cui Tolomeo e la Bibbia, astrologia e religione, storia e filosofia, fortuna e libero arbitrio, scrittori latini e umanisti, i profeti antichi e quelli moderni, personaggi mitici e governanti attuali popolano il pensiero di Machiavelli alla ricerca ostinata e temeraria di modi e ordini nuovi per governare le sfide della propria epoca e le perenni questioni della politica.

Giorgio Scichilone è ricercatore di Storia delle dottrine politiche all'Università di Palermo. Si occupa del pensiero politico machiavelliano quale snodo centrale della teoria politica moderna. Su questa linea di ricerca ha scritto saggi sul repubblicanesimo, la rivoluzione inglese e la ragion di stato, fino alle concettualizzazioni attuali di temi come la libertà, il costituzionalismo e il totalitarismo nell'era globale.



Prefazione. Un'ipotesi su Machiavelli
1. Le terre incognite di Machiavelli
2. I segni celesti e il libero arbitro
3. I profeti armati e disarmati
Bibliografia.

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