La ristor-azione virtuosa

Se è vero che "le buone emozioni conducono alle buone azioni" la ristorazione, duramente colpita dal Covid-19, è la protagonista dell'avvio a nuovi stili di vita e di lavoro più attenti ai bisogni economici, sociali ed ambientali per raggiungere un benessere condiviso per sé stessi ed il territorio.
Qualità della vita e cibo, nonostante la complessità della loro realizzazione, sono oramai considerati priorità per il benessere di un Paese.
La pandemia ci ha fatto riscoprire e comprendere quanto siamo legati agli altri; quanto ciascuno di noi dipenda dagli altri e che non possiamo più muoverci da soli, ma siamo obbligati a fare alleanze.
La guida insegna a collaborare in modo organizzato ed aiuta gli operatori della ristorazione (commerciale e collettiva), chi elabora capitolati ed anche i clienti/utenti a far proprie ed applicare le 8 fasi del percorso di sviluppo sostenibile partecipato LICET®-BES.
Siamo in un momento in cui è possibile ridisegnare i sistemi alimentari, ogni giorno, recuperando il (L)egame con il territorio, dimostrando il valore della geniale (I)nnovazione, della corretta (C)ompetitività, dell'(E)cosostenibilità e della (T)utela del benessere di tutte le persone.
Le 5 lettere compongono la parola latina 'licet' che significa è lecito, è possibile.
È possibile posizionare strategicamente il sistema di valori dello stile di vita mediterraneo che contraddistingue la ristorazione virtuosa italiana e che purtroppo fino ad ora non è ancora stato sapientemente promosso per la mancanza di una visione sistemica a lungo termine.
È possibile caratterizzare l'unicità della nostra Nazione, con il percorso LICET®-BES che aiuta ogni attore a diventare "Alfiere del Territorio", a compiere azioni sostenibili e a far percepire benessere misurabile in confronto con l'indice BES (Benessere Equo e Sostenibile), sviluppato da ISTAT e CNEL, e rafforzabile in termini di fiducia e credibilità per la correlazione con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.

Enza Laretto, laureata in chimica e tecnologie farmaceutiche, nella vita e nel lavoro, ha unito la sua passione scientifica alla creatività e all'organizzazione sistemica. Il suo ruolo di Lead auditor, che svolge da più di dieci anni in importanti enti di certificazione le ha consentito di conoscere diverse organizzazioni, pubbliche e private, e di capire quali azioni virtuose fare per lo sviluppo sostenibile a partire dalla ristorazione, dove ha ottenuto anche il diploma da cuoca. Porta avanti le sue "formule" per lo sviluppo sostenibile al fianco delle associazioni AREGAI e PLEF.