L’autrice presenta il tema della relazione corpo, azione, movimento e il suo declinarsi nell’approccio psicoterapeutico applicato al caso clinico di una adolescente di 12 anni che porta un sintomo del corpo, “le scoppia la testa”, in cui si coglie l’intreccio profondo tra il corpo, le emozioni e la possibilità di mentalizzazione e attivazione di un processo di cambiamento. Dal racconto della storia della famiglia emerge una trama narrativa di abbandoni, tradimenti, ferite, riparazioni, vuoti, tentativi di colmarli ma è narrata dalla famiglia senza vibrazioni emotive e connessioni che possano restituire nuovi significati al problema. Si è scelto di applicare un modello di lavoro terapeutico basato sull’uso di un linguaggio omogeneo a quello del sintomo, che utilizzasse i significati impliciti e metaforici del linguaggio del corpo.