I profondi cambiamenti intervenuti in ambito culturale, socio-economico e tecnologico devono indurre a un ripensamento radicale delle modalità di direzione dei servizi socio-sanitari.

È quanto si propone questo libro, rivolto a tutti quelli che, all'interno e all'esterno dei singoli servizi, sentendosi interpellati dalle nuove potenzialità, dalle crisi e dai bisogni emergenti, avvertono il disagio della eccessiva semplificazione dei problemi e desiderano uscire dai confini della propria specializzazione, per aprirsi al mondo affascinante dei sistemi complessi. Esso intende suggerire idee, percorsi e metodi a coloro che si interroghino sui motivi e sugli scopi del loro impegno e vogliano esprimere un ruolo "politico", oltre che tecnico e gestionale, per contribuire a migliorare il sistema sanitario nel suo insieme.

Ha l'obbiettivo ambizioso di colmare una lacuna, poiché, a tutt'oggi, non esiste una cornice teorica di riferimento, fatta di concetti legati tra loro in modo sistematico e adatta a supportare il lavoro dei dirigenti, nelle aziende sanitarie locali e negli ospedali. Intende riannodare tra loro fili provenienti da una pluralità di saperi, fornendo una trama comune e facilitando il dialogo interdisciplinare. Il libro assume un interesse particolare in seguito all'"aziendalizzazione" dei servizi socio-sanitari e al rischio di assimilarli sempre più alle aziende manifatturiere, perdendo di vista le loro peculiarità e la loro storia. Il libro rappresenta, anche, un antidoto al pericolo di essere diretti dalle mode, per cui l'attenzione viene monopolizzata, di volta in volta, da necessità diverse: ora dal mercato e dalla competizione, ora dalle ISO 9000, ora dai problemi della sicurezza, ora dai carichi di lavoro, perdendo di vista, ogni volta, il fatto che ciascuna di queste esigenze deve armonizzarsi con molte altre necessità e che l'eccellenza è costituita, in ultima analisi, dall'equilibrio ottimale di tante e differenti caratteristiche, spesso in posizione conflittuale tra loro.

Roberto Alfieri è nato a Bergamo nel 1950. Dopo la laurea in medicina si è specializzato in Igiene e medicina preventiva e, poi, in Statistica Medica. Si è sempre dedicato alla sanità pubblica nella sua città. È stato direttore sanitario dell'USSL n. 12 di Bergamo ed è ora responsabile dei sistemi informativi presso l'ASL della provincia di Bergamo. Ha insegnato in periodici seminari di Management Sanitario presso l'Università "La Sapienza" di Roma ed è, da diversi anni, professore a contratto nel corso di specializzazione di Statistica Sanitaria presso l'Università di Milano, per l'insegnamento di programmazione sanitaria. Il suoi maggiori interessi professionali riguardano lo sviluppo di una teoria più sistematica per la direzione dei servizi socio-sanitari, i sistemi informativi strategici, la gestione dell'Assistenza Sanitaria Primaria e delle cure domiciliari, l'applicazione di modelli simulativi in sanità.