Percezione e coscienza nell'opera di Vittorio Benussi

Mauro Antonelli

Percezione e coscienza nell'opera di Vittorio Benussi

Edizione a stampa

33,00

Pagine: 224

ISBN: 9788820496463

Edizione: 1a edizione 1996

Codice editore: 1225.32

Disponibilità: Nulla

Vittorio Benussi (1878-1927), membro della scuola psicologica di Graz fondata da Alexius Meinong, fu uno dei più rigorosi e geniali psicologi sperimentali del suo tempo. Pur essendo stato tra i primi a studiare sperimentalmente il problema della percezione della forma, egli dovette, con il progressivo affermarsi della scuola gestaltista di Berlino, accontentarsi del ruolo di semplice precursore che la manualistica gli ha voluto attribuire.

Nonostante la presenza di Benussi, tanto nel panorama psicologico di lingua tedesca quanto - dal 1918 - in quello italiano, sia stata una presenza tenue, le sue tracce non si sono tuttavia del tutto perdute. Alcune di esse sono riconoscibili nel lavoro della scuola italiana di percettologia, che in Benussi ebbe il proprio fondatore. Pur accostatasi progressivamente - prima con Cesare Musatti, poi con Fabio Metelli e Gaetano Kanizsa - alle posizioni della scuola di Berlino, essa ha mantenuto la consapevolezza della complessa eredità culturale che si porta alle spalle, molto meno lineare della semplice derivazione dai maestri della Gestalttheorie.

Tutte le indagini di Vittorio Benussi prendono le mosse dal presupposto dell'intenzionalità dello psichico. Muovendo da esso le sue ricerche tematizzano il problema dell'intervento soggettivo nella costituzione delle datità dell'esperienza, sottolineando il potere del soggetto sulle condizioni sensoriali di base.

L'opera di Benussi presenta una perfetta unità di programma. Partito dagli studi sulla percezione oggettuale, in una prospettiva ancora vicina a quella del maestro Meinong, Benussi sposta progressivamente l'attenzione sullo psichico come tale, sino alla messa in rilievo della soggettività latente, operante a livello subliminale o inconscio nella costituzione del mondo dei fenomeni e dell'esperienza. L'aggancio alle teorie psicoanalitiche, già operato durante gli ultimi anni di permanenza a Graz e conseguentemente approfondito durante il periodo di Padova, non appare così un elemento occasionale, ma l'approdo in qualche misura obbligato di un lungo cammino intellettuale.

Mauro Antonelli (Trento, 1962) ha svolto attività di rieerca presso le Università di Würzburg e Graz. Attualmente è rieercatore presso l'lstituto di Filosofia dell'Università di Graz, dove è altresì incaricato di Storia della filosofia. È inoltre professore a contratto di Storia della psicologia presso il corso di laurea in Psicologia dell'Università di Bologna. Si è occupato di temi di filosofia e psicologia tedesca tra Ottocento e Novecento ed è autore di libri ed articoli pubblicati in Italia e all'estero.



• Presentazione, di Giuseppe Mucciarelli
1. Vittorio Benussi: breve biografia
2. La fenomenologia della percezione
• La percezione inadeguata della forma
• La percezione del tempo
• La fenomenologia del soggetto latente
3. La controversia Benussi-Koffka
Teoria della produzione e teoria della Gestalt
4. L'"analisi psichica reale" della percezione: percezione, rappresentazione e persuasione; forma e assimilazione
5. L'eredità di Vittorio Benussi. La tradizione gestaltista italiana
• Appendice: elenco dei corsi universitari di Benussi

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