Nella transizione alla postmodernità protagonista è un nuovo consumatore che ha ben poco in comune con la tradizionale figura che conosciamo. Non solo ha ormai terminato il suo noviziato come consumatore ed è divenuto più esigente, scaltro, selettivo, autonomo, competente, pragmatico, proattivo, infedele alla marca. Ma sta riscrivendo radicalmente il nostro sapere sul consumo. Che, accanto ai suoi significati tangibili, va ampliando i suoi aspetti di segno, comunicazione, scambio sociale. Un nuovo linguaggio, quello del consumo, con una sua grammatica e sintassi che è indispensabile conoscere.
Un nuovo consumatore che ha cambiato pelle in cerca di esperienze più che prodotti, di emozioni e sensazioni più che valori d'uso. Generando inediti modelli di consumo, più simili al patchwork che alla linearità/prevedibilità del passato, di cui è necessario apprendere le regole. Le nuove tendenze del marketing (relazionale, estetico, tribale, esperenziale) prendono avvio proprio da questa nuova realtà. Nella postmodernità il consumo assume una crucialità simile a quella riconosciuta alla produzione nella fase della modernità. Il rischio, per chi produce e vende, è non cogliere le straordinarie opportunità che la nuova centralità del consumo offre.
Un volume, scritto da uno dei massimi specialisti del settore, indispensabile per chi voglia interagire con questo consumatore, per vendergli prodotti o servizi o per dialogare con lui.
Giampaolo Fabris è professore ordinario di Sociologia dei consumi alla Università IULM di Milano dove è anche prorettore. Ha insegnato nelle Università di Torino, Venezia-Ca' Foscari e Trento. È presidente del gruppo GPF&Associati ed editorialista de Il Sole 24 Ore. Tra i suoi volumi più significativi sui consumi ricordiamo Le ricerche motivazionali , Etas Kompass 1967; Il comportamento del consumatore , Angeli 1970; Sociologia dei consumi , Hoepli 1971; La comunicazione pubblicitaria , Etas Kompass 1976; La pubblicità: teoria e prassi , Angeli 1992; Consumatore e mercato , Sperling&Kupfer 1995.