La scuola italiana ha progressivamente evoluto il proprio approccio da un modello assistenziale a un modello inclusivo, ponendo al centro la persona nella sua globalità e valorizzandone differenze e potenzialità. Pur rappresentando uno strumento fondamentale per la personalizzazione dei percorsi, il Piano Educativo Individualizzato (PEI) presenta limiti legati alla focalizzazione sulla dimensione scolastica e alla frammentazione rispetto ad altri ambiti di vita. In questo contesto, l’autodeterminazione emerge come diritto e competenza da promuovere, spostando l’attenzione dall’adattamento scolastico alla progettualità esistenziale, garantendo alla persona un ruolo attivo nella definizione del proprio percorso. L’articolo pone sotto la lente le disomogeneità tra PEI e Progetto di Vita, due strumenti di grande valore pedagogico che necessitano di essere integrati, evidenziando il ruolo centrale della scuola nella promozione di traiettorie inclusive e nella costruzione della qualità di vita.