Il Brasile si presenta sulla scena internazionale con le carte in regola: la posta in gioco per chi vuole puntare sulla penetrazione commerciale nel paese è estremamente allettante.

Perché? Vera via d'accesso al Sud America, offre da solo un mercato interno di quasi 160 milioni di persone, mentre col Mercosur raggiunge i 200 milioni di consumatori per un valore di circa 800 miliardi di dollari, cifre destinate ad aumentare con la prossima adesione di Cile e Bolivia.

Per chi? Nel 1997 gli italiani hanno incrementato le loro vendite del 20%, aggiudicandosi una quota di mercato estremamente significativa. Ma le possibilità di espansione sono infinitamente più grandi, aiutate dal fatto che il partner principale del Brasile è proprio l'Unione Europea.

Quali settori? L'Italia colloca sul mercato brasiliano la sua produzione tessile, l'abbigliamento, i mobili, i prodotti metallici e metalmeccanici, i macchinari e le apparecchiature per uso industriale. Non vi è solo da soddisfare la richiesta per la produzione o la costruzione di infrastrutture, infatti dal 1994 le migliorate condizioni di vita di milioni di brasiliani hanno fatto lievitare la domanda di beni primari e di consumo in generale.

Gli incentivi? Gli stati brasiliani sono disposti ad agevolare gli imprenditori che vogliono approdare nel paese tramite esenzioni e facilitazioni atte a promuovere lo sviluppo di alcune aree bisognose di investimenti, come la zona franca di Manaus in Amazzonia e del Cearà nel nord-est.

Le sicurezze? L'attuale presidente Cardoso ha innescato un circolo virtuoso nell'economia del paese, sconfiggendo la grande piaga dell'inflazione (ora attestata sotto al 10%), privatizzando parte delle imprese pubbliche e ristrutturando gli istituti finanziari.

Le incertezze? La questione sociale, la necessità di riordino dei conti pubblici, l'attuazione di una riforma fondiaria oltre che fiscale, sono tutti nodi cruciali ma estremamente ostici da affrontare. Non solo, la bilancia commerciale in passivo, gli alti tassi di interesse praticati sul mercato interno e una moneta sopravvalutata rispetto al dollaro, richiedono ancora manovre di aggiustamento.

Affinché il viaggio alla scoperta del Brasile sia quindi aziendalmente proficuo, nella valigia sono indispensabili una generale conoscenza del paese e della sua cultura, nell'obiettivo prioritario di evitare spiacevoli gaffe interculturali che potrebbero pregiudicare contatti ed approcci, oltre alle principali indispensabili nozioni in materia tributaria, giuridica e valutaria.

"Conoscere il Mondo" è la Collana che si propone quale guida e pioniere per imprenditori che, al fine di valutare il "progetto Mercati Emergenti", vogliono conoscere le coordinate aziendali attraverso le quali potersi muovere nelle nuove mete imposte dall'economia globale.