Il Pakistan non è ancora riuscito ad uscire dalla spirale della povertà.

Benché negli ultimi anni il tasso di crescita economica abbia toccato punte del 6%, lo standard di vita rimane a livello di sussistenza per la maggior parte dei pakistani.

Questa problematica è intrinsecamente legata ad un sistema produttivo ancora parzialmente carente e poco organizzato.

Ed allora ... perché investire in Pakistan? Le sue potenzialità non sono mai state valorizzate: il petrolio, le risorse minerarie, agricole e, soprattutto, un settore produttivo artigianale fortemente radicato nella cultura pakistana che costituisce la base più solida da cui partire per costruire un nuovo sistema industriale.

Quale ruolo per l'investitore straniero? Gli anni di pianificazione statale non hanno consentito di avvicinare il paese ai livelli delle economie più forti. Il settore privato è sicuramente la carta da giocare per lo sviluppo e di questo anche il governo ha preso coscienza.

L'investitore straniero che ha in progetto di incrementare i suoi affari, potrà beneficiare di un sistema di incentivi molto ricco di opportunità (esenzioni fiscali, agevolazioni nelle zone industriali speciali, finanziamenti).

Non si deve comunque sottovalutare il fatto che la manodopera pakistana è molto competente nelle lavorazioni manifatturiere grazie ad un ingegno innato ed all'esperienza artigianale.

Esiste poi una classe dirigente "in fieri", uscita dai collegi ispirati al modello inglese, che finora non ha potuto concretizzare nel paese le proprie capacità.

E gli svantaggi? Il Pakistan è una Repubblica Islamica e come tale le sue leggi e regole sono spesso interpretate dall'imprenditore occidentale come delle barriere.

È difficile poi comunicare. Le persone più colte parlano l'inglese, ma la popolazione usa lingue e dialetti diversi, eredità di una mescolanza di etnie. Tale eterogeneità è causa di conflitti sociali che possono scoppiare in manifestazioni, talvolta, violente ed improvvise.

Affinché il viaggio alla scoperta del Pakistan sia quindi aziendalmente proficuo, nella valigia sono indispensabili una generale conoscenza del paese e della sua cultura, nell'obiettivo prioritario di evitare spiacevoli gaffe interculturali che potrebbero pregiudicare contatti ed approcci, oltre alle principali indispensabili nozioni in materia tributaria, giuridica e valutaria.

"Conoscere il Mondo" è la Collana che si propone quale guida e pioniere per imprenditori che, al fine di valutare il "progetto Mercati Emergenti", vogliono conoscere le coordinate aziendali attraverso le quali potersi muovere nelle nuove mete imposte dell'economia globale.