Per anni relegata ad un ruolo di secondo piano, schiacciata tra le grandi potenze economiche e le altre tigri asiatiche, la Tailandia sta, paradossalmente, trovando nella più grave e radicale crisi economica della sua storia la via per un ammodernamento politico ed economico.

In tale contesto l'Italia può occupare una posizione di primo piano, in particolare per quanto attiene alcuni settori economici caratterizzati da un alto contenuto tecnologico, quali l'industria tessile, chimica, elettronica e siderurgica.

Le potenzialità di questo paese in settori high-tech sono riconosciute a livello internazionale, così come alcuni asset geoeconomici: la collocazione geografica, che la rende un'ideale portaerei per tutta l'area asiatica, la facilità nei rapporti personali, aiutata anche dalla diffusa conoscenza della lingua inglese, le interessanti agevolazioni e incentivazioni fiscali mirate ad attrarre gli investimenti, il favorevole rapporto tra qualità del prodotto e costi di produzione.

La via al rinnovo dell'economia, degli apparati bancari, lo snellimento di molte pratiche burocratiche e una considerevole stabilità politica, fanno di questo paese una meta ideale per gli investimenti ed una base strategica per sviluppare le relazioni commerciali con il sud-est asiatico.

I rischi di una ricaduta dell'economia tailandese appaiono piuttosto limitati, come confermato dalle previsioni del Fondo Monetario Internazionale. Il panorama e le prospettive offerte dalla Tailandia nel prossimo millennio risultano, nel complesso, incoraggianti, e, pertanto, si può guardare al paese con un moderato ottimismo.

Affinché il viaggio alla scoperta della Tailandia sia quindi aziendalmente proficuo, nella valigia sono indispensabili una generale conoscenza del paese e della sua cultura, nell'obiettivo prioritario di evitare spiacevoli gaffe interculturali che potrebbero pregiudicare contatti ed approcci, oltre alle principali indispensabili nozioni in materia tributaria, giuridica e valutaria.

"Conoscere il mondo" é la Collana che si propone quale guida e pioniere per imprenditori che, al fine di valutare il "progetto Mercati Emergenti", vogliono conoscere le coordinate aziendali attraverso le quali potersi muovere nelle nuove mete imposte dall'economia globale.