Contratti psicologici

Ci aspettiamo tutti qualcosa. E questo "qualcosa" sembra spesso prescindere, almeno in buona parte, dal nostro diritto di ottenerlo, dalle regole formali che potrebbero far sorgere tale diritto, dalle promesse esplicite del nostro interlocutore. Così come ci aspettiamo qualcosa, siamo anche spesso convinti di dover dare qualcosa, magari di immateriale, senza che ciò derivi da un particolare accordo, sottoscritto o accettato. Percepiamo, in definitiva, un vinculum che, tuttavia, non deriva dalla legge, bensì da "altri" elementi presenti nel nostro contesto sociale e relazionale. Da un contratto psicologico.
Il volume presenta alcuni di questi contratti: innanzitutto quello con se stessi, il contraente principale ed irrinunciabile con cui fare i conti quotidianamente. Segue la presentazione del contratto orientativo, tra il counsellor e il cliente che "domanda" aiuto per una decisione sul suo futuro, e del contratto formativo, che riguarda le situazioni di apprendimento e ne qualifica l'efficacia. Il contratto lavorativo descrive i legami psicologici tra il lavoratore e la sua organizzazione e il contratto di consulenza organizzativa si riferisce alla relazione professionale con un'organizzazione.
I capitoli successivi sono dedicati al contratto psicoterapeutico, e cioè l'insieme di attese che si strutturano tra il paziente e il suo psicoterapeuta; alla relazione medico-paziente; al contratto nei legami familiari, che si definisce in una relazione stabile; ai temi del desiderio, della sessualità e dei legami. Il testo riflette sul contratto psicologico nell'assistenza geriatrica, che analizza la relazione tra l'anziano e l'operatore; il contratto nelle professioni d'aiuto, dove le aspettative assumono un rilievo dominante rispetto all'efficacia dell'intervento; e il contratto nella perizia criminologica, che si stabilisce quando un professionista analizza fatti e dichiarazioni in vista di un intervento dall'esito incerto. In conclusione, un capitolo dedicato al contratto nel Codice Civile consente al lettore un interessante confronto con quello psicologico.
La pluralità degli ambiti e l'approfondita discussione delle tesi, rendono il testo un valido spunto per la riflessione di quanti già operano nel campo della psicologia applicata ai contesti sociali, organizzativi e di comunità, ma anche degli studenti che si avvicinano a tali percorsi professionali.

Giorgio Sangiorgi, ha lavorato per molti anni nella formazione e valutazione del personale, dello sviluppo organizzativo, dell'assessment e della consulenza di carriera. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, tra le quali Risorsa Uomo e valutazione psicosociale (1994), Orientare. Manuale per Career Counselling (2000), L'orientamento (2005), Aristocratici e servi (2008), è professore di Psicologia delle organizzazioni e di Psicologia dell'orientamento presso l'Università di Cagliari.